Alma: 20 anni di formazione culinaria e il Premio Mam per le Arti Agrarie

Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, celebra 20 anni di formazione per oltre 11.000 allievi e lancia il V Premio Mam, riconoscendo l’importanza delle Arti Agrarie nella gastronomia.
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Alma: 20 anni di formazione culinaria e il Premio Mam per le Arti Agrarie - (Credit: www.ansa.it)

Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana situata a Colorno, in provincia di Parma, celebra quest’anno il suo ventesimo anniversario. Fondata nel 2004, ha formato oltre 11.000 allievi provenienti da ben 80 nazioni. La scuola si distingue per la sua rete di collaborazioni con oltre 700 strutture nel settore dell’ospitalità, un dato che esprime la rilevanza di Alma nel panorama gastronomico internazionale. Il punto focale di questa celebrazione sarà il V Premio Mam – Maestro d’Arte e Mestiere, che si svolgerà l’11 novembre presso il prestigioso Teatro Regio di Parma.

La storia di Alma e il suo impatto globale

Dal 2004, Alma ha intrapreso un percorso straordinario formativo, diventando un punto di riferimento per aspiranti chef e professionisti del settore enogastronomico. Con un curriculum che combina teoria e pratica, la scuola ha sviluppato programmi di apprendimento integrati che hanno attratto studenti da tutto il mondo. Ciò che rende Alma unica è non solo la qualità dell’insegnamento, ma anche la sua attitudine nel promuovere la cultura gastronomica italiana all’estero. Le partnership con strutture di alto livello hanno garantito agli studenti opportunità di stage e tirocini, essenziali per una formazione completa. Il suo forte orientamento internazionale ha portato Alma a posizionarsi come un faro della tradizione culinaria italiana, rendendo l’esperienza dei suoi allievi non solo educativa, ma anche profondamente culturale.

Il Premio Mam e la sua evoluzione

Il Premio Mam, istituito dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, è un riconoscimento biennale che celebra i migliori talenti nel settore dell’enogastronomia. Alma ha ricoperto un ruolo cruciale nella selezione dei premiati, contribuendo a mettere in luce nomi di spicco e innovatori in cucina. Quest’anno, il premio si evolve ulteriormente, ampliando la propria portata per includere le Arti Agrarie. Questa scelta si fonda sulla consapevolezza crescente dell’importanza delle pratiche agricole sostenibili e della qualità delle materie prime nel processo culinario. I 23 Maestri delle Arti Agrarie, del Gusto e dell’Ospitalità che verranno celebrati rappresentano un simbolo di eccellenza e dedizione, evidenziando un settore che gioca un ruolo fondamentale nella cucina italiana.

Riconoscimento delle Arti Agrarie da parte di Alma

Alberto Figna, Presidente di Alma, ha sottolineato come l’inclusione delle Arti Agrarie rappresenti un doveroso omaggio a un settore vitale per la gastronomia italiana. “Ogni prodotto che utilizziamo è frutto del lavoro di professionisti delle Arti Agrarie, che garantiscono la qualità e la genuinità degli ingredienti,” ha dichiarato Figna. Con questa nuova direzione, Alma non solo celebra la propria storia, ma si proietta verso il futuro, sostenendo chi si dedica con passione e impegno alla nostra tradizione culinaria. Il ventesimo anniversario di Alma coincide quindi con un momento di riflessione e di crescita, continuando la sua missione di preservare e promuovere l’immenso patrimonio enogastronomico italiano.

Conclusione del percorso di formazione e celebrazioni future

La celebrazione del ventesimo anniversario di Alma si configura dunque non solo come un tributo a quanto realizzato in due decenni, ma anche come una premessa per il futuro. La scuola intende approfondire ulteriormente il legame con la realtà lavorativa attraverso eventi come il Premio Mam. La sinergia tra formazione e professionalità è destinata a rafforzarsi, attuando iniziative volte a mantenere viva l’attenzione sulla qualità dell’ospitalità e sull’eccellenza gastronomica. Alma, come custode della cultura culinaria italiana, continuerà a formare generazioni di professionisti che non solo apprenderanno le tecniche del mestiere, ma diventeranno custodi della nostra tradizione gastronomica nel mondo.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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