Ancona Barocca: La musica dentro e la riscoperta delle compositrici del ‘600

La manifestazione “Ancona Barocca” celebra la musica del Seicento, con focus sulle compositrici dei conventi, evidenziando il talento di Maria Francesca Nascimbeni e l’importanza della loro eredità culturale.
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Ancona Barocca: La musica dentro e la riscoperta delle compositrici del '600 - (Credit: www.ansa.it)

La manifestazione culturale Ancona Barocca, giunta alla sua seconda edizione, offre un’importante occasione di approfondimento sulla musica del periodo barocco, ponendo particolare attenzione sulle compositrici che hanno operato nei conventi. Intitolata “La Musica dentro“, questa edizione è organizzata dalla Fondazione “A. Lanari” e si propone di far luce su figure artistiche che, nonostante il loro talento, sono rimaste poco visibili nel panorama musicale dell’epoca. Anche se il ‘600 è noto per la sua intensa produzione musicale nei teatri e nelle accademie, i conventi femminili hanno rappresentato un importante fulcro di creatività e innovazione.

Il contesto musicale del ‘600 nei conventi femminili

Durante il Seicento, l’Italia si affermava come un centro nevralgico per lo sviluppo della musica barocca. Le corti, i teatri e le accademie erano luoghi vibranti di attività artistica, ma i conventi femminili hanno rivestito un ruolo cruciale che spesso viene trascurato. In questi istituti, molte donne ricevono un’educazione musicale sofisticata, pur rimanendo segregate dalla società esterna. È in questi luoghi chiusi, dove la musica era veicolo di espressione e spiritualità, che emergono figure di compositrici talentuose.

Le monache, dedite alla contemplazione e alla preghiera, spesso componevano opere musicali che riflettevano la loro formazione e l’indole del loro ambiente. Tra le compositrici di spicco di questo periodo, molte sono rimaste nell’anonimato o conosciute solo a livello locale, senza il riconoscimento meritato. La gloria dei teatri e delle accademie ha spesso sovrastato il lavoro di queste artiste, la cui musica travalicava le mura dei conventi, ma la cui storia è rimasta in gran parte inesplorata. La manifestazione Ancona Barocca intende quindi rimediare a questa mancanza, portando alla ribalta talenti dimenticati.

L’incontro dedicato a Maria Francesca Nascimbeni

Un momento clou del festival sarà l’incontro del 19 ottobre presso l’Auditorium del M A N Marche, dedicato a Maria Francesca Nascimbeni, una compositrice anconetana emergente del ‘600. Sebbene poco conosciuta, Nascimbeni mostra uno stile musicale raffinato e un’intelligenza artistica precoce tanto da pubblicare a soli 16 anni un volume delle sue composizioni. Il suo lavoro offre un’importante testimonianza della vivacità musicale che caratterizzava i conventi dell’epoca.

L’evento vedrà la partecipazione della musicologa Lucia Fava, esperta della Nascimbeni e della musica nei monasteri femminili. La Fava ha dedicato studi approfonditi a questa compositrice, scrivendo due monografie che analizzano il suo lavoro e il contesto musicale in cui operava. L’incontro rappresenta un’opportunità unica per ascoltare esperti del settore discutere di una figura centrale nella riscoperta della produzione musicale femminile del Seicento.

Per chi desidera partecipare, l’ingresso all’Auditorium è gratuito; si raccomanda però di prenotare un posto in anticipo, data la limitata disponibilità. La prenotazione può essere effettuata tramite e-mail agli organizzatori, sottolineando l’importanza di non perdere l’occasione di scoprire la storia e l’opera di Nascimbeni.

Partecipazione e accesso all’evento

L’accesso all’evento di Ancona Barocca è rivolto non solo agli appassionati di musica e cultura, ma anche a tutti coloro che desiderano immergersi nelle sonorità e nelle storie di un periodo ricco di avvenimenti e artisti di talento. La manifestazione si colloca come un ponte tra passato e presente, mettendo in luce la rilevanza delle figure femminili nel mondo della musica barocca.

Per coloro che desiderano approfittare al massimo della visita, è consigliata anche la fruizione dell’esposizione all’interno del Museo, accessibile con un biglietto ordinario. L’articolazione di questo incontro potrebbe rappresentare un momento di riflessione sulle dinamiche socio-culturali che caratterizzano ancora oggi la musica e la creatività artistica, celebrando le innovazioni di un’epoca e le storie di chi, sebbene relegato all’ombra, ha saputo lasciare un segno indelebile nel panorama musicale. Il richiamo a Nascimbeni e a tutte le compositrici rappresenta quindi non solo un atto di riscoperta, ma un’importante rivendicazione del loro valore e della loro eredità culturale.

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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