Anef: la salvaguardia della montagna e l’importanza degli impianti di risalita al centro del dibattito

L’Assemblea dell’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari a Bolzano ha discusso l’importanza degli impianti di risalita per l’economia montana, la sostenibilità ambientale e il coinvolgimento degli stakeholder nel futuro del settore.
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Anef: la salvaguardia della montagna e l'importanza degli impianti di risalita al centro del dibattito - (Credit: www.ansa.it)

L’Assemblea generale dell’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari , tenutasi a Bolzano, ha visto la partecipazione della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, e ha rappresentato un’importante occasione per affrontare tematiche fondamentali riguardanti l’economia montana e la gestione degli impianti di risalita. Valeria Ghezzi, presidente di Anef, ha enfatizzato il ruolo cruciale degli impianti per le comunità locali e l’ambiente, avviando un dialogo aperto e costruttivo con tutti gli attori coinvolti.

Il valore economico e sociale degli impianti di risalita

Durante l’assemblea, è emerso con chiarezza come gli impianti di risalita siano un elemento chiave per l’economia delle aree montane. Ghezzi ha dichiarato che questi impianti non solo generano profitti per le aziende, ma contribuiscono anche al benessere delle comunità locali, creando posti di lavoro e stimolando il turismo. La ricerca commissionata a PwC Italia ha sottolineato come gli impianti di risalita abbiano un impatto socio-economico significativo a livello locale. La presenza di questi servizi non solo attrae visitatori, ma contribuisce anche a mantenere attivi i servizi essenziali nelle zone montane, come le scuole e gli ospedali, che spesso rischiano di chiudere a causa dello spopolamento e della mancanza di opportunità economiche.

Ghezzi ha avvertito del rischio derivante dall’eventualità di fermare lo sci: tale decisione potrebbe avere conseguenze devastanti per le montagne italiane e per i residenti che dipendono dal turismo invernale. Le voci contrarie sono cresciute, invitando a un ripensamento del modello di sviluppo per la montagna, mettendo al primo posto la sostenibilità ambientale e l’inclusività delle politiche economiche. L’approccio della Anef mira a coinvolgere tutti gli stakeholders nel dialogo, cercando di costruire strategie condivise che possano preservare l’integrità degli ecosistemi montani.

La tutela dell’ambiente e il ruolo degli stakeholder

La salvaguardia della montagna non può prescindere da un’integrazione tra sviluppo sostenibile e protezione ambientale. Ghezzi ha enfatizzato la necessità di avere un confronto aperto e sincero sui temi ambientali, che includano la riduzione delle emissioni di CO2 e la gestione efficiente delle risorse naturali. Durante l’assemblea, è stata sottolineata l’importanza di coinvolgere non solo le aziende, ma anche le istituzioni locali, le associazioni ambientaliste e le comunità stesse. Solo attraverso un approccio collaborativo è possibile affrontare sfide complesse come il cambiamento climatico, che ha un impatto diretto sulle aree montane.

In questo contesto, Anef si propone come un catalizzatore di dialogo e confronto, stimolando l’inclusione di tutti i soggetti interessati nella definizione di politiche che possano armonizzare la crescita economica con la tutela ambientale. La ricerca svolta ha evidenziato come ci sia una forte esigenza di informazione e sensibilizzazione riguardo ai benefici economici e sociali derivanti dalla gestione strategica degli impianti di risalita. Un percorso che punta a promuovere pratiche sostenibili e a garantire la salvaguardia della biodiversità montana.

Un futuro incerto: le sfide del settore

Le sfide che si presentano per il settore degli impianti di risalita sono molteplici e richiedono risposte rapide e tempestive. La pandemia ha avuto un impatto pesante sul turismo e sull’economia montana, con una diminuzione delle presenze che ha messo in difficoltà molte aziende. Ghezzi ha sottolineato che è fondamentale non solo affrontare le conseguenze immediate della crisi, ma anche pianificare un futuro sostenibile per il settore.

In particolare, sarà necessario innovare e adattarsi alle nuove esigenze dei turisti, puntando su offerte diversificate e valorizzando le esperienze outdoor. Ciò implica investimenti in infrastrutture, tecnologia e formazione, affinché le aziende possano rispondere meglio alle richieste del mercato e agli standard di sostenibilità ambientale. Allo stesso tempo, è importante continuare ad investire nella promozione delle montagne italiane come destinazione turistica di qualità, capace di attrarre visitatori tutto l’anno.

L’assemblea ha rappresentato quindi non solo un momento di riflessione, ma anche un’occasione preziosa per tracciare un percorso di riscatto e crescita per le montagne italiane. Con il giusto dialogo e la coesione tra tutti gli attori coinvolti, è possibile affrontare le molteplici sfide che si presentano e trasformarle in opportunità per il futuro delle comunità montane e per la salvaguardia dell’ambiente.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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