Le intercettazioni e le indagini in corso stanno svelando un intricato sistema di fatturazione e appalti che coinvolge diverse aziende. Le rilevazioni della Guardia di finanza sul portale Fatture&Corrispettivi indicano la potenziale irregolarità nel processo di vendita di software da parte di Itd Solutions, Sferanet e Nutanix. A partire dai documenti finanziari, emerge un quadro complesso che coinvolge notevoli somme di denaro e relazioni tra i diversi soggetti coinvolti nella transazione.
La cronologia degli eventi dell’appalto
La questione prende avvio il 15 aprile 2024, quando Itd Solutions si aggiudica un appalto importante per fornire un software richiesto dal Ministero dell’Interno. L’assegnazione sembra avvenire grazie all’influenza di un dirigente del Viminale, un dettaglio che non passa inosservato agli inquirenti. Questo primo passo segna l’inizio di una catena di transazioni che coinvolgono diverse aziende del settore informatico e si traduce in una serie di fatture dal valore significativo.
Il successivo passo cruciale è rappresentato dalla fattura emessa da Computer Gross spa il 23 aprile 2024, che accredita una vendita di prodotti Nutanix a Telecom Italia spa per un ammontare di 15,5 milioni di euro. Solo sette giorni dopo, il 30 aprile, TIM effettua una rivendita del medesimo prodotto a Sferanet, con una somma lievemente superiore, pari a 15,7 milioni. Questo ritmo serrato di acquisti e rivendite sembra suggerire una strategia ben premeditata da parte delle aziende coinvolte.
La situazione si complica ulteriormente il 16 maggio, quando Sferanet rivende il prodotto a Itd Solutions, ma con un aumento di valore che arriva a 16,9 milioni. Questo passaggio intermedio riflette l’intento di massimizzare i profitti, sollevando interrogativi sulle motivazioni e sulle reali necessità dietro tali operazioni. Infine, il 26 giugno si realizza la cessione definitiva di Nutanix da parte di Itd Solutions al Ministero dell’Interno, per un totale di 20,6 milioni di euro, chiudendo un ciclo di operazioni economiche di grande rilevanza.
Reazioni e conseguenze nel settore
La notizia dell’operazione non ha tardato a provocare reazioni nell’ambiente delle telecomunicazioni e della fornitura di software. Secondo le intercettazioni, il titolo di Olidata, società controllante di Sferanet, ha subito un’impennata in Borsa, segnale che ha destato l’interesse e l’attenzione degli investitori e degli osservatori del mercato. Ciò ha portato alcuni degli indagati a mostrare segni di soddisfazione, con l’ex amministratore delegato Cristiano Rufini che ha emesso un comunicato stampa per esaltare i risultati dell’operazione.
Tuttavia, non tutti gli attori coinvolti sembrano condividere lo stesso entusiasmo. Un dipendente di Nutanix, non indagato, ha espresso preoccupazione riguardo alla situazione, suggerendo che le dinamiche interne potrebbero mettere a rischio la reputazione dell’azienda. “Lo dovrei mandare a quel paese”, avrebbe commentato, riferendosi in particolare a Rufini, evidenziando le tensioni che possono sorgere tra i membri delle aziende coinvolte in tali iterazioni economiche.
La Guardia di finanza ha confermato che ci sono elementi sufficienti per proseguire le indagini, poiché le interazioni tra le parti e le enormi somme in gioco non sembrano allinearsi con le pratiche commerciali standard, rendendo cruciale un’analisi approfondita per garantire la trasparenza e la legalità delle transazioni.
Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Armando Proietti