La richiesta urgente del Confidi Pmi Campania si rivolge alle aziende in difficoltà, con l’obiettivo di incoraggiarle ad accedere alle risorse messe a disposizione dalla legge 108 del 1996. Questa norma ha istituito un Fondo di garanzia, concepito per facilitare l’accesso al credito per piccole e medie imprese, un aspetto cruciale, soprattutto in un contesto economico complicato come quello del Sud Italia. L’appello mira a prevenire il rischio di usura, che può porre un carico insostenibile su molte piccole realtà imprenditoriali.
La situazione attuale delle piccole e medie imprese
Le PMI si trovano oggi ad affrontare una congiuntura economica difficile, aggravata da problemi di accesso al credito. Molte aziende, spesso essenziali per il tessuto economico locale, si vedono costrette a fare affidamento su risorse limitate o, peggio ancora, a cercare aiuti da fonti non ufficiali, spiando il rischio di capitolare sotto il peso di debiti insostenibili. Nel Sud, la mancanza di accesso ai finanziamenti regolari crea un terreno fertile per le attività usuraie, che sfruttano la vulnerabilità di queste piccole imprese. La legge 108 del 1996 rappresenta una salvezza, ma non può realizzare il suo potenziale se le imprese non vengono informate delle opportunità disponibili.
Angelo Bruscino, presidente di Confidi Pmi Campania, ha evidenziato che le risorse attualmente disponibili rimangono poco utilizzate, con effetti devastanti sulla vita delle aziende. Il sistema di confidi ha operato come una rete di protezione, ma ora è fondamentale unire le forze tra tutte le parti coinvolte, inclusi associazioni, banche e istituzioni pubbliche, per garantire che queste risorse possano essere sfruttate in modo efficace.
Incontro a Napoli per promuovere il fondo
Per discutere della situazione e trovare soluzioni, è stato organizzato un incontro a Napoli, fissato per il 21 novembre, nella Sala Grande Gallerie d’Italia. Questo evento, sostenuto dall’ABI e parte del programma di ‘Educazione Finanziaria‘ per il 2024, mira a sensibilizzare le piccole e medie imprese sui benefici del fondo antiusura. Partecipanti di rilievo interverranno, tra cui rappresentanti di istituzioni locali e nazionali, per fornire un quadro chiaro sulle opportunità offerte e fare chiarezza sulle modalità di accesso a questi finanziamenti.
Questa iniziativa si colloca all’interno di un programma più ampio volto a rafforzare la consapevolezza riguardo ai rischi dell’usura e alle risorse disponibili per uno sviluppo economico più sano e sostenibile. Durante l’incontro, sia esperti che rappresentanti di enti finanziari condivideranno informazioni e strumenti che possono aiutare le PMI a navigare attraverso le difficoltà attuali.
Riflessioni sul passato: l’efficacia del fondo
Il fondo antiusura è stato attivo dal 1998 e tra il 1998 e il 2020 ha ricevuto circa 670 milioni di euro, consentendo finanziamenti per oltre due miliardi. Dati positivi sono emersi anche dalla magistratura contabile, che ha registrato un tasso di operatività medio del 320%, suggerendo un buon uso delle risorse. Tuttavia, nonostante questi risultati, il numero di beneficiari è diminuito nel corso degli anni, evidenziando la necessità di strategie per raggiungere un pubblico più ampio.
Lucio Donadio, vice presidente di Confidi Pmi Campania, ha sottolineato che, nonostante il sistema funzioni, è necessario un cambiamento per espandere l’accesso al fondo. Ottenere maggiore visibilità e attrarre più aziende sarà cruciale per rafforzare l’intero sistema e ridurre l’influenza dell’economia criminale nell’area.
L’auspicio è che le istituzioni si uniscano per creare un dialogo attivo e incisivo, garantendo che tutti gli attori coinvolti nella vita economica locale siano parte della soluzione. Ci si attende che l’incontro a Napoli possa fungere da catalizzatore per una maggiore cooperazione, mirando a una società economica più stabile e prospera a beneficio di tutti.
Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Sara Gatti