La Polizia di Stato italiana e la Polizia spagnola hanno collaborato per sgominare un gruppo di rapinatori, noto per le loro azioni incentrate sul furto di orologi di lusso Rolex. Questi criminali, provenienti da Napoli, sono stati arrestati in Spagna mentre si preparavano a colpire nuovamente a Marbella, dopo aver rapinato un turista britannico di un Rolex dal valore di circa 50mila euro. Questo intervento congiunto evidenzia la crescente collaborazione internazionale tra forze dell’ordine contro la criminalità organizzata.
Dettagli sugli arresti
Le indagini hanno avuto inizio a seguito della rapina avvenuta a Puerto Banùs, una zona molto frequentata dai turisti. Le forze di polizia locali, in sinergia con la Squadra Mobile della Questura di Napoli, sono riuscite a fermare cinque membri della banda, tra cui una donna. Gli arrestati, di età compresa tra i 18 e i 52 anni, sono sospettati di avere legami con la criminalità organizzata napoletana e di essere responsabili di una serie di rapine violente.
La donna non solo è stata presente durante le rapine, ma ha anche avuto il ruolo cruciale di individuare le vittime tra i turisti. Gli agenti del Gruppo rapine della Stazione di polizia provinciale di Malaga e del Gruppo Rolex della Questura di Marbella si sono uniti per scoprire la centrale operativa della banda, localizzata a Mijas, un comune della provincia di Málaga.
Il modus operandi della banda
Il modus operandi della banda era ben strutturato e studiato. Utilizzavano motocicli per muoversi rapidamente, permettendo loro di fuggire con facilità dopo aver compiuto le rapine. In questo modo, potevano agire in modo violento, sorprendendo le vittime e prendendo possesso degli oggetti di valore in pochi secondi. Questo approccio, sebbene efficace, ha anche attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, facilitando così le indagini condotte.
La rapina al turista britannico ha rappresentato un punto di svolta per le indagini. Grazie anche alla collaborazione con le autorità italiane, gli agenti sono stati in grado di seguire le tracce della banda e intercettarli prima che potessero compiere un altro colpo. Durante l’operazione, la Polizia ha sequestrato documenti falsi, una somma in contante di 2.710 euro, un veicolo e una moto, oltre a diversi caschi e abbigliamento utilizzato durante i furti.
La criminalità organizzata e la cooperazione internazionale
Questo caso mette in evidenza la crescente preoccupazione per la criminalità organizzata che si estende oltre i confini nazionali. Le bande di rapinatori, frequentemente sinergiche, ricercano destinazioni turistiche dove il valore degli oggetti rubati è elevato. Marbella, conosciuta per il suo lusso e come meta privilegiata per turisti facoltosi, rappresenta un obiettivo attraente per tali criminali.
La cooperazione tra le forze di polizia di diversi paesi risulta fondamentale nella lotta contro il crimine. Le operazioni congiunte come quella recentemente realizzata dimostrano l’importanza di scambi di informazioni e strategie comuni per contrastare le attività illecite transfrontaliere. Gli arresti recenti potrebbero rivelarsi cruciali non solo per fermare le attività di questa banda specifica, ma anche per inviare un chiaro messaggio ai gruppi criminali che operano sul territorio europeo.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Laura Rossi