Nella mattinata di ieri, tre minorenni sono stati arrestati dalla Polizia di Milano per aver condotto una rapina all’interno di una farmacia situata in via Soilari. L’intervento tempestivo degli agenti ha portato alla cattura degli autori del crimine, che si sono presentati con un’arma poi rivelatasi finta. Il gruppo, composto da giovani con precedenti, ha sollevato interrogativi sulla crescente incidenza di reati minorili in città.
I dettagli della rapina in farmacia
L’episodio si è verificato all’apertura della farmacia, quando i tre ragazzi sono entrati brandendo una pistola. L’arma, comunque, era un giocattolo, ma ciò non ha impedito loro di intimorire il personale e di farsi consegnare circa 480 euro in contante dalla cassa. La rapina ha avuto luogo in pochi istanti, segno di una preparazione organizzata da parte dei minorenni.
Subito dopo l’evento, l’allarme della farmacia ha inviato un segnale alla centrale operativa della Polizia, attivando immediatamente una pattuglia della Volante. Gli agenti sono accorsi sul posto, annotando le descrizioni dei fuggitivi. Grazie alle informazioni raccolte, sono state inviate ulteriori squadre nelle vicinanze, per tentare di rintracciare i rapinatori che stavano tentando di allontanarsi.
La cattura dei rapinatori
Grazie alla rapidità dell’intervento, gli agenti sono riusciti a individuare un edificio situato nelle vicinanze della farmacia. Al loro arrivo, si sono diretti verso la cantina di un appartamento, dove hanno scoperto i tre minorenni intenti a suddividere il bottino. Indossavano gli stessi vestiti utilizzati durante la rapina, compresi cappellini con occhiali da sole, probabilmente per camuffare la loro identità.
La presenza di uno dei giovani in particolare ha attirato l’attenzione degli agenti, poiché già noto alle forze dell’ordine per la sua corporatura imponente e per avere precedenti penali. Gli agenti, riconoscendolo, hanno compiuto il fermo senza difficoltà.
Profili dei giovanissimi arrestati
I tre arrestati sono tutti nordafricani, con età comprese tra i 14 e i 15 anni. Le indagini hanno rivelato che uno di loro era già noto alle autorità per reati precedenti, compresi episodi di rapina e stalking nei confronti di un’ex fidanzata. Questi eventi hanno sollevato interrogativi sulla vita dei giovani coinvolti e sulle possibili influenze sociali e familiari che potrebbero averli portati a commettere atti criminosi così gravi.
Dopo il fermo, i minoreni sono stati trasferiti presso l’istituto penale minorile di Beccaria. Le autorità stanno svolgendo accertamenti per verificare eventuali collegamenti con altri reati avvenuti nella zona e per capire se esista un’organizzazione più ampia dietro a questi atti. Questo episodio riflette un fenomeno complesso che necessità attenzione e interventi mirati per prevenire futuri reati tra i giovani della città.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Marco Mintillo