Nella città di Savona, nei giorni scorsi, si è conclusa un’operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto dell’ultimo componente di un gruppo criminale attivo in furti di rame e mezzi agricoli. Questo intervento segna un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione, evidenziando l’efficacia dell’attività investigativa condotta dalle forze dell’ordine.
Le indagini che hanno portato all’arresto
L’attività investigativa avviata nei mesi scorsi ha visto un lavoro meticoloso da parte del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Savona, sotto la supervisione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona. I carabinieri hanno mappato e seguito le tracce della banda, composta da quattro membri di origine rom, residenti in diverse località, tra cui Venaria, Rivoli, Chivasso e Arezzo.
L’analisi delle segnalazioni dei furti ha permesso di individuare un modus operandi preciso, che ha consentito alla banda di colpire senza attirare l’attenzione delle forze dell’ordine. Con un focus particolare sulle province di Savona, Cuneo, La Spezia e Varese, questo gruppo ha realizzato ben 35 colpi tra maggio 2023 e febbraio 2024. I dettagli delle operazioni dimostrano una pianificazione accurata, con obiettivi predefiniti e una notevole conoscenza del territorio.
Grazie ai report raccolti e alle segnalazioni dei cittadini, le forze dell’ordine sono riuscite a dare vita a un’operazione coordinata, culminando nell’arresto dell’ultimo fuggitivo. Un’azione che ha richiesto grande attenzione e lavoro di squadra tra carabinieri e magistratura, per mettere fine a una serie di furti che stavano gravemente influenzando le comunità locali.
L’arresto dell’ultimo membro della banda
Il 10 ottobre, le forze dell’ordine hanno arrestato un 30enne di origine romena, residente in provincia di Torino. Questo arresto ha rappresentato un punto cruciale per l’intero svolgimento dell’indagine, in quanto ha completato l’inserimento di questo individuo nel puzzle investigativo. Gli altri tre membri della banda erano stati già arrestati in precedenza, a conferma dell’efficacia dell’operazione.
Il 30enne è attualmente agli arresti domiciliari a Venaria, in attesa di chiarimenti sul suo coinvolgimento e delle eventuali strategie difensive che potrebbe mettere in atto. La cattura di questo individuo ha gettato nuova luce su come il gruppo si organizzava e sullo sfruttamento delle vulnerabilità nel mercato del rame, considerato un “oro rosso” per il suo valore elevato nel mercato nero.
L’impatto dei furti di rame sulle comunità locali
I furti di rame, oltre a rappresentare una perdita economica immediata, hanno conseguenze dirette su servizi elettrici e comunicativi, colpendo pesantemente le infrastrutture pubbliche e private. Le comunità interessate dagli attacchi hanno subito interruzioni nei servizi essenziali, causando malcontento e disagi tra i cittadini.
La banda operante in provincia di Savona ha mostrato una particolare predilezione per questo tipo di furti, infliggendo danni considerevoli alle infrastrutture e complicando la vita quotidiana dei residenti. Le segnalazioni sui furti di rame crescevano in modo esponenziale, portando le forze dell’ordine a intensificare gli sforzi per contrastare un fenomeno che stava diventando allarmante.
L’indagine ha messo in risalto l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine e popolazione. Le segnalazioni e l’attenzione dei cittadini sono state fondamentali per giungere a questo risultato, evidenziando come la sinergia possa portare a un miglioramento della sicurezza pubblica.
Il completamento di questa indagine rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata, confermando la determinazione delle autorità nel mantenere l’ordine e la sicurezza nel territorio savonese.
Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Sofia Greco