Arresti a Padova: due giovani napoletani accusati di truffe ai danni di anziani

Due giovani di Napoli arrestati a Padova per truffe agli anziani, sfruttando la loro vulnerabilità con inganni ben congegnati. L’intervento tempestivo della polizia ha evitato ulteriori crimini.
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Arresti a Padova: due giovani napoletani accusati di truffe ai danni di anziani - Gaeta.it

Recentemente, la Squadra Mobile di Padova ha operato due fermi nei confronti di due giovani, accusati di una serie di truffe nei confronti di anziani. I due arrestati, un venticinquenne e un ventenne provenienti da Napoli, si sono resi protagonisti di tentativi di estorsione ben congegnati, approfittando della vulnerabilità delle loro vittime.

Il modus operandi dei truffatori

Entrambi i giovani truffatori hanno seguito un copione simile per ingannare le loro vittime. Nel primo caso, il venticinquenne ha cercato di estorcere denaro a una donna di 85 anni di Loreggia, presentandosi come un carabiniere in servizio. Il truffatore ha comunicato alla vittima che un parente stretto era stato arrestato in seguito a un grave incidente stradale e che necessitava di una somma di denaro per pagare la cauzione e liberarsi dalla detenzione. Questo sistema ha già dato risultati in passato e rappresenta un vero e proprio raggiro che sfrutta la tensione e la preoccupazione delle famiglie.

Nel secondo episodio, il ventenne ha messo in atto una strategia simile con un’anziana di 84 anni di Teolo. Anche in questo caso, il giovane ha fatto leva sull’emotività cercando di ottenere in cambio gioielli in oro, per un valore di circa 250 grammi, promettendo di utilizzare il bene per garantire la liberazione di un presunto familiare coinvolto in incidenti. L’abilità con cui hanno saputo sfruttare la paura delle vittime è preoccupante e dimostra quanto sia facile cadere in queste trappole.

L’intervento delle forze dell’ordine

La situazione è cambiata quando la vittima di Loreggia, appena ricevuta la telefonata del truffatore, ha immediatamente contattato il numero d’emergenza 113. Le forze dell’ordine hanno rapidamente avviato le indagini e, grazie alla segnalazione, sono riuscite a localizzare il finto carabiniere mentre cercava di salire su un treno diretto verso Napoli. Questo intervento tempestivo ha permesso di evitare che il giovane potesse allontanarsi ulteriormente e ripetere il reato altrove.

Il venticinquenne, una volta arrestato, è stato condannato a due mesi di reclusione. Le restrizioni imposte alla sua libertà includono l’obbligo di rimanere nel comune di provenienza e il divieto di uscire durante le ore serali e notturne, misure che mirano a prevenire ulteriori crimini nel periodo di sospensione della pena.

La cattura del secondo truffatore

Nonostante il primo arresto, la polizia è stata avvisata da diversi cittadini che avevano segnalato tentativi simili nella loro zona. Grazie a queste informazioni, le forze dell’ordine hanno potuto mettere in atto una strategia di sorveglianza che ha portato all’arresto del ventenne alla stazione dei pullman di Padova. Questo, alla vista degli agenti, ha cercato di fuggire, ma è stato bloccato. La polizia ha trovato nella sua disponibilità i monili in oro sottratti all’anziana di Teolo, consolidando ulteriormente le prove contro di lui.

La rapidità dell’intervento della polizia e la collaborazione dei cittadini hanno dimostrato essere fondamentali nella lotta contro queste forme di delinquenza, spingendo la comunità a rimanere vigile e consapevole delle truffe che possono colpire i più vulnerabili.

Ultimo aggiornamento il 1 Novembre 2024 da Sofia Greco

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