Arresti in metro: due borseggiatrici pendolari bloccate dai carabinieri a Milano

I carabinieri arrestano due borseggiatrici pendolari a Milano, parte di un’operazione contro la microcriminalità. Le donne, originarie di Roma, avevano precedenti penali e devono scontare pene significative.
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Arresti in metro: due borseggiatrici pendolari bloccate dai carabinieri a Milano - Gaeta.it

Nella lotta contro la microcriminalità, i carabinieri hanno recentemente effettuato un’importante operazione che ha portato all’arresto di due borseggiatrici pendolari. Queste donne, originarie di Roma e residenti in un campo rom della città, sono state sorprese mentre commettevano furti nella metropolitana di Milano. L’operazione si inserisce in un ampio programma di sorveglianza e prevenzione avviato dalle autorità locali per garantire la sicurezza nei trasporti pubblici.

Le indagini e l’arresto delle borseggiatrici

I carabinieri della Compagnia Roma Parioli, supportati dai militari dell’8° Reggimento Lazio e altre unità specializzate, hanno condotto controlli mirati nella zona di Nomentano, a Roma. Questi servizi si sono intensificati in risposta a specifiche richieste del prefetto di Roma, Lamberto Giannini, nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Durante queste operazioni, gli agenti hanno notato una donna alla fermata Policlinico della metro B. Dopo un accertamento, è emerso che la trentaquattrenne aveva diversi precedenti penali e un mandato di carcerazione da scontare a Milano.

La donna è ora in stato di gravidanza e, pur essendo stata arrestata, è stata portata al Policlinico Umberto I per essere curata e assistita. Qui resterà sotto la tutela dell’Autorità Giudiziaria, mentre dovrà scontare dieci anni per i furti di destrezza commessi nelle metropolitane milanesi nel periodo dal 2016 al 2021. La sua situazione solleva interrogativi sui diritti e le protezioni offerte alle persone in gravidanza che si trovano coinvolte in attività criminose.

Il campo rom di via Pontina e i precedenti della seconda arrestata

Nel campo rom di via Pontina, le forze dell’ordine hanno rintracciato una seconda borseggiatrice, una giovane di ventitré anni. Anche lei era destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma. Con un’attività criminale avviata dal 2018 al 2020, la giovane deve ora scontare quattro anni di pena per furti e rapine commessi contro ignari viaggiatori sui mezzi pubblici milanesi. Questo caso è emblematico del fenomeno delle bande di borseggiatori che operano nelle grandi città italiane, con sempre maggiore frequenza, concentrandosi sui mezzi di trasporto che collegano diversi capoluoghi.

Altre operazioni di controllo e prevenzione della microcriminalità

Oltre agli arresti, i controlli effettuati dai carabinieri hanno portato anche a diverse denunce e sanzioni. Due uomini sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per possesso di attrezzi atti allo scasso. Un caso particolare riguarda una quarantaquattrenne, trovata in possesso di droga, un bilancino di precisione e contante, il che ha portato alla sua denuncia. Inoltre, un diciottenne romano è stato sorpreso alla guida di un veicolo senza patente per la terza volta, evidenziando una problematica diffusa tra i giovani riguardo al rispetto delle normative stradali.

Durante le operazioni sono state anche imposte sanzioni a sei persone per possesso di modiche quantità di marijuana, mentre un ristoratore ha subito una multa di 2.000 euro e la chiusura del locale per violazioni nella gestione delle normative Haccp. Complessivamente, l’intervento ha comportato l’identificazione di 264 individui e il controllo di 98 veicoli, a dimostrazione dell’impegno delle autorità nel contrastare i crimini e mantenere l’ordine pubblico nelle aree metropolitane.

Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Donatella Ercolano

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