Arresto di un minorenne per l’omicidio di Gennaro Ramondino: le indagini e i dettagli del caso

L’omicidio di Gennaro Ramondino a Napoli ha portato all’arresto di un minorenne e complici, rivelando legami con il traffico di droga e la criminalità giovanile nella zona.
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Arresto di un minorenne per l'omicidio di Gennaro Ramondino: le indagini e i dettagli del caso - (Credit: www.cronachedellacampania.it)

L’omicidio di Gennaro Ramondino, il cui corpo è stato rinvenuto carbonizzato il 31 agosto scorso in un campo del quartiere Pianura a Napoli, ha portato all’arresto di un minorenne accusato di essere il responsabile dell’assassinio. Le indagini sono state condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura dei Minorenni di Napoli, che hanno ricostruito le fasi dell’evento tragicomico. La nuova rivelazione riguarda non solo il movente ma anche i complici coinvolti nel nascondere il corpo della vittima.

La ricostruzione del delitto e il contesto

La ricostruzione dell’omicidio di Gennaro Ramondino ha svelato un quadro complesso e inquietante. Il delitto si è verificato in un sottoscala di via Comunale Napoli, un’area nota per essere frequentata da spacciatori. In questo contesto, il minorenne, già arrestato in passato per reati analoghi, avrebbe sparato a bruciapelo alla vittima, uccidendola sul colpo. Successivamente, insieme ad alcuni complici, ha deliberatamente occultato il corpo in un campo, cercando di distruggere ogni traccia del crimine attraverso l’incendio.

Il movente dell’omicidio è apparentemente riconducibile a discordie legate allo spaccio di droga e alla divisione dei guadagni illeciti, un fenomeno purtroppo comune in aree della città fortemente segnate dall’influenza della criminalità organizzata. Le indagini hanno evidenziato come Gennaro fosse parte della “nuova paranza dei bambini”, un gruppo che, approfittando dei vuoti di potere generati da arresti di altri clan, aveva cercato di guadagnare terreno nel traffico di sostanze stupefacenti. Tuttavia, il recente arresto di un leader del gruppo ha evidenziato l’instabilità dell’organizzazione e la possibilità di riposizionamenti tra i clan locali.

Le conseguenze per i complici e il rinvenimento dell’arma

Nella scia delle indagini, è emerso un altro sviluppo significativo: un maggiorenne è stato arrestato nelle settimane precedenti l’arresto del minorenne, accusato di aver assistito nel tentativo di occultamento del corpo e delle autovetture utilizzate per commettere il delitto. La polizia ha sottolineato il ruolo cruciale di questa persona nel facilitare le azioni del minorenne e dei suoi complici.

Le ricerche hanno portato al rinvenimento dell’arma del delitto, trovata nascosta in un campo del quartiere Pianura. Questo ritrovamento ha fornito agli inquirenti ulteriori elementi utili per confermare le responsabilità accusate e ha rivelato i legami tra gli autori del reato. L’arma, ritenuta utilizzata per il delitto, è un chiaro indicativo della violenza insita in queste dinamiche criminali e della facilità con cui le armi circolano in taluni ambienti.

Sviluppi nell’inchiesta: indagati e ammissioni del minorenne

La Squadra Mobile della Questura di Napoli ha intensificato le sue indagini concentrandosi su quattro individui considerati implicati, in vari ruoli, nell’omicidio di Ramondino. Tra questi, i proprietari dell’abitazione dove sarebbe avvenuto il delitto. La complessità del caso ha spinto gli investigatori a esplorare ogni possibile connessione, cercando di comprendere la rete di complicità che potrebbe essersi formata attorno a questo grave crimine.

Recentemente, si è appreso che il minorenne arrestato ha confermato alcune delle accuse relative alla sparatoria contro l’abitazione di un pregiudicato, ma ha scelto di non rispondere riguardo all’omicidio di Gennaro. Questo silenzio ha aggiunto ulteriore tensione attorno all’inchiesta, suggerendo che ci sono aspetti della vicenda ancora da chiarire. Il giovane, attualmente in custodia presso un Istituto di Pena Minorile, rappresenta un caso significativo che intreccia il tema della maggiore età con la criminalità giovanile a Napoli.

Il caso di Gennaro Ramondino, dunque, non è solo un episodio criminale isolato, ma riflette le complesse dinamiche sociali e criminali presenti in alcune zone di Napoli. Le indagini proseguono con l’obiettivo di fare chiarezza su questo omicidio e sull’influenza che le bande giovanili continuano ad avere nel traffico di droga e nella violenza associata.

Ultimo aggiornamento il 22 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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