Ascoli celebra il 70° anniversario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

Ascoli Piceno celebra il 70° anniversario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico con eventi, dimostrazioni e un focus sul rinnovamento e l’importanza della sicurezza in montagna.
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Ascoli celebra il 70° anniversario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - Gaeta.it

La città di Ascoli Piceno si prepara a festeggiare un traguardo significativo: il 70° anniversario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, servizio che da decenni svolge un ruolo cruciale nella sicurezza delle aree montane e impervie. Le celebrazioni, in programma il prossimo weekend, mirano a rendere omaggio ai valori e al lavoro di questa istituzione che, con grande impegno e dedizione, ha assistito e salvato molte vite in situazioni di emergenza.

Un weekend ricco di eventi per celebrare i 70 anni di impegno

Le commemorazioni avranno inizio sabato presso il Chiostro di San Francesco, dove verrà allestito un villaggio espositivo. I visitatori potranno provare l’emozione di una parete di arrampicata e ammirare una mostra fotografica che racconta la storia del soccorso alpino. Successivamente, presso il Teatro dei Filarmonici, si svolgerà un convegno dal titolo “70 anni di soccorso in ambiente impervio: un’evoluzione continua“, che si propone di ripercorrere le tappe fondamentali dell’organizzazione.

Non mancheranno eventi pratici che coinvolgeranno il pubblico nel centro storico e in Piazza del Popolo, dove i soccorritori metteranno in scena dimostrazioni delle loro tecniche di intervento. Un momento particolarmente atteso sarà la calata dei soccorritori dal Palazzo dei Capitani, che offre al pubblico un’opportunità unica di assistere in diretta alle operazioni di soccorso.

In questo contesto, si punta a sensibilizzare i cittadini sull’importanza del lavoro svolto dal Corpo e sull’educazione alla sicurezza in montagna, aspetti cruciali per la prevenzione di incidenti.

Il profilo dei soccorritori nelle Marche e la necessità di un rinnovamento

Attualmente, nelle Marche operano 197 soccorritori, suddivisi in 182 maschi e 15 femmine, assieme a un gruppo di speleologi che conta tra i 30 e i 40 membri. Enrico Alberti, vice presidente del Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche, ha sottolineato l’esigenza di un rinnovamento all’interno dell’organizzazione, evidenziando che l’età media dei soccorritori si attesta attorno ai 47 anni. Nonostante la situazione, il terremoto che ha colpito la regione ha suscitato interesse per il settore, portando alcuni giovani a considerare la possibilità di entrare a far parte del corpo.

Le informazioni relative ai requisiti per la selezione dei nuovi membri sono state chiarite da Renzo Marianelli, delegato alpino. La fascia d’età per l’accesso è fissata sotto i 45 anni, con un’esperienza di base in alpinismo su ghiaccio e roccia. Dopo superata la selezione, i candidati devono affrontare un percorso di formazione, con certificazione che deve essere rinnovata ogni tre anni, assicurando così standard elevati di preparazione.

In merito all’attività operativa, i dati relativi ai soccorsi effettuati nel 2024 mostrano già 118 interventi rispetto ai 122 del 2023 e ai 156 del 2022, con le situazioni di emergenza più ricorrenti legate a cadute e perdite di orientamento.

Riflessioni sul futuro del soccorso alpino

Riccardo Di Matteo, portavoce del Corpo, ha spiegato che la narrazione di questi 70 anni cerca di mantenere un legame con il passato mentre si guarda avanti, verso il futuro delle attività di soccorso. È necessario, quindi, suscitare un interesse crescente anche nei giovani rispetto a questo tipo di missione, fondamentale per la sicurezza in montagna.

Durante la conferenza stampa dedicata all’evento, Massimiliano Brugni, assessore del Comune di Ascoli ai rapporti con il volontariato, ha ribadito l’importanza di far comprendere ai più giovani il valore della missione del soccorso alpino. L’auspicio è che sempre più ragazzi decidano di unirsi a queste squadre di soccorso, riconoscendo il contributo cruciale che possono fornire alla comunità e alla sicurezza collettiva.

La celebrazione di questo anniversario non è solo un momento di festa, ma anche un’opportunità per rinnovare l’impegno e la missione di chi, ogni giorno, dedica la propria vita al salvataggio dei più vulnerabili, sullo sfondo maestoso delle montagne marchigiane.

Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Sofia Greco

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