Attentati alla stazione Mirti: due giovani arrestati per la violenza della baby gang di Roma

La stazione Metro C di Mirti a Roma è diventata teatro di violenze da parte di una baby gang, con recenti aggressioni che hanno spinto la polizia ad intensificare le indagini e gli arresti.
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Attentati alla stazione Mirti: due giovani arrestati per la violenza della baby gang di Roma - (Credit: abitarearoma.it)

La stazione della Metro C di Mirti, a Roma, si è trasformata in un luogo di paura e violenza per i pendolari, a causa delle azioni aggressive di una baby gang. Nelle ultime settimane, con episodi di brutalità che hanno catturato l’attenzione delle forze dell’ordine, il messaggio è chiaro: la sicurezza dei cittadini è in pericolo. La polizia ha recentemente arrestato due giovani di origine egiziana, ma le indagini continuano per riportare la tranquillità nell’area.

I primi episodi di violenza

Il fenomeno della baby gang alla stazione Mirti è emerso con particolare vigore all’inizio di luglio. Il fatale 1° luglio è stato il giorno in cui un lavoratore stava aspettando il treno di ritorno a casa, ignaro del dramma imminente. Cinque giovani, approfittando della sua vulnerabilità, lo hanno avvicinato con un atteggiamento intimidatorio. Di fronte al suo rifiuto di dare loro denaro, hanno scatenato un’aggressione violenta, infliggendogli pugni e calci, culminando con l’utilizzo di un bastone di ferro. Le ferite subite dal malcapitato, che includevano una frattura delle ossa nasali, evidenziavano la brutalità dell’attacco, lasciandolo a terra sanguinante mentre i suoi aguzzini fuggivano.

Questo primo attacco ha fatto scattare un campanello d’allerta tra le forze dell’ordine e i cittadini, ma non è stato un episodio isolato. La paura tra i pendolari era palpabile, creando un clima di insicurezza e preoccupazione nel quartiere.

Un altro assalto nella stessa stazione

Dopo l’incidente di luglio, la baby gang ha colpito nuovamente il 15 settembre. Questa volta, gli autori dell’aggressione sono stati proprio i due giovani arrestati dalla polizia. Con la stessa audacia mostrata nel precedente attacco, hanno scelto un nuovo bersaglio. Presso la stazione di Mirti, hanno aggredito un passeggero strappando una collanina d’oro dal suo collo in un rapidissimo gesto. Il tentativo di resistenza da parte della vittima si è concluso con minacce esplicite e intimidazioni, costringendola a osservare mentre i criminali fuggivano indisturbati.

Questi eventi hanno evidenziato una preoccupante escalation della criminalità giovanile e hanno spinto le autorità ad adottare misure incisive, al fine di ripristinare la sicurezza nello spazio urbano e nei mezzi pubblici.

Un’indagine approfondita della polizia

Dopo la serie di violenze, gli agenti del V distretto Prenestino hanno avviato un’operazione investigativa mirata. Grazie all’analisi approfondita delle immagini delle telecamere di sorveglianza, è stato possibile ricostruire l’intera dinamica degli attacchi. Gli investigatori, dopo attenti studi e segnalazioni, sono riusciti a identificare i due giovani coinvolti negli episodi criminali.

Le autorità hanno operato gli arresti seguendo le disposizioni del gip del Tribunale di Roma e su richiesta della Procura. Il 19enne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti e presente irregolarmente nel Paese, è stato confinato al carcere. Nel contempo, il secondo giovane, che all’epoca dei fatti era appena diventato maggiorenne e senza precedenti penali, è stato sottoposto all’obbligo di firma e gli è stato vietato di avvicinarsi a qualsiasi stazione della metropolitana nel Lazio.

Questi sviluppi rappresentano un passo significativo nella lotta contro la criminalità giovanile, anche se la strada verso una maggiore sicurezza per i pendolari di Roma è ancora lunga e impervia.

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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