Nelle ultime audizioni dedicate al ddl di bilancio per il 2025, si è discusso dell’importanza di apportare modifiche significative, in particolare riguardo al concordato preventivo biennale. Le richieste avanzate durante l’incontro mirano a chiarire alcuni aspetti normativi che necessitano di una maggiore attenzione. Riccardo Alemanno, presidente nazionale dell’Int, ha illustrato l’importanza di queste modifiche, sottolineando la necessità di coordinare le iniziative legislative con le utilità pratiche per i contribuenti e le aziende.
Le richieste di modifica al concordato preventivo
Durante le audizioni, i rappresentanti dell’Int hanno presentato varie proposte di modifica finalizzate a migliorare il regime del concordato preventivo biennale. Tra le proposte, emerge la richiesta di una revisione delle modalità di presentazione dell’istanza di concordato. Alemanno ha affermato che una semplificazione procedurale potrebbe rendere il processo più accessibile a una gamma più ampia di soggetti, permettendo anche alle piccole e medie imprese di avvalersi di questo strumento in modo più efficace.
In particolare, si segnala l’esigenza di chiarire sotto quali circostanze un’azienda possa ripresentare l’istanza di concordato, assicurando che non ci siano ostacoli burocratici ingiustificati. Tali modifiche potrebbero snellire i passaggi attuali e rendere le procedure più snelle e comprensibili per gli imprenditori in difficoltà.
Il contesto normativo del ddl di bilancio
Il ddl di bilancio del 2025 si colloca in un periodo di incertezze economiche in cui le aziende cercano stabilità e fiducia nel sistema normativo. Le discussioni in corso non riguardano solo il bilancio in senso stretto, ma anche il quadro fiscale e tributario in cui le imprese operano. La centrale attenzione sul concordato preventivo è sintomatica della volontà di rispondere alle esigenze delle aziende e di porre in essere misure che possano rilanciare l’economia.
Le audizioni rappresentano un’opportunità per rafforzare il dialogo tra le istituzioni e le associazioni professionali, con l’obiettivo di offrire un supporto concreto alle imprese. Le modifiche al concordato preventivo, se implementate, potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui le problematiche economiche vengono affrontate nel nostro Paese, dando un respiro nuovo alle iniziative imprenditoriali.
Riflessioni finali sul convegno nazionale
Il XXIII convegno nazionale dell’Istituto nazionale tributaristi si sta svolgendo a Roma, ed è l’occasione per approfondire temi di rilevanza fiscale e tributaria. La partecipazione attiva dei professionisti del settore permette di raccogliere una varietà di punti di vista e competenze, contribuendo a mettere a fuoco le questioni più stringenti. La presenza di esperti e operatori del settore faciliterà il confronto su come affrontare efficacemente le sfide normative e fiscali attuali.
Le proposte avanzate non si limitano solamente alle modifiche del concordato, ma abbracciano un disegno più ampio che punta a intervenire su diverse aspetti della legge di bilancio. Con l’avvicinarsi della scadenza per la sua approvazione, le audizioni e le discussioni in corso diventeranno sempre più rilevanti per il futuro economico del Paese, segnando un possibile cambio di rotta nel supporto alle attività imprenditoriali.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Donatella Ercolano