Nel contesto attuale di crisi energetica, le tariffe per le forniture di luce e gas nel mercato libero stanno subendo significativi aumenti. Secondo un recente report dell’associazione italiana degli Utility Manager, Assium, il costo medio per l’attivazione di contratti a prezzo variabile per il gas ha subito un incremento del 12,5% rispetto ai dati registrati sei mesi fa. I risultati di questa analisi si basano sulle offerte attive nelle città italiane, con informazioni dettagliate disponibili attraverso il portale gestito da Arera e Acquirente Unico.
Andamento dei prezzi del gas
L’analisi condotta da Assium rivela che la migliore offerta disponibile per una famiglia tipo, con un consumo medio di 1.400 metri cubi annui, varia notevolmente a seconda della città. A Milano, Trento e Trieste, la bolletta media per un contratto a prezzo fisso si attesta su un minimo di 1.618 euro annui, mentre a Roma raggiunge i 1.825 euro. Comparando questi valori con quelli di maggio 2024, si nota un rincaro medio del 6,17% nelle città monitorate. Napoli presenta l’aumento più contenuto , mentre Milano, Trento e Trieste registrano un picco al +6,6%. Tradotto in termini economici, il costo aggiuntivo per questo tipo di contratto è vicino ai 100 euro all’anno per ogni utenza.
Se si considera un contratto a prezzo variabile, la situazione è ancora più complessa. Le migliori offerte attualmente disponibili indicano un aumento medio del 12,5% rispetto a sei mesi fa, con differenze significative tra le varie località: da +11,3% a Palermo a +13,5% a Trento. La bolletta media nelle principali città italiane sale a 1.697 euro annui, rispetto ai 1.508 euro di maggio. Di conseguenza, chi oggi sceglie un contratto a prezzo variabile deve fare i conti con un rincaro di quasi 190 euro all’anno.
Incremento delle tariffe dell’energia elettrica
Il settore dell’energia elettrica mostra attualmente una concentrazione delle offerte che risultano simili su tutto il territorio nazionale. Assium evidenzia che la migliore opzione presente sul portale Arera è uniforme, con condizioni identiche per tutte le città. Per una famiglia con 3 kW di potenza e un consumo di 2.700 kWh annui, la bolletta media per chi sceglie un prezzo fisso è di 735,08 euro, mentre per un prezzo variabile scende leggermente a 732,51 euro.
Rispetto ai sei mesi precedenti, i costi per l’energia elettrica sono aumentati dell’8,43% per chi opta per contratti a prezzo fisso, comportando un aggravio di circa 57 euro all’anno per ogni utenza. I contratti a prezzo variabile mostrano un rincaro del 7,5%, traducendosi in un incremento di circa 51 euro annui. Quando si confrontano queste spese con quelle del mercato tutelato, riservato ai clienti vulnerabili, l’esborso in più può superare i 100 euro all’anno per utenza.
Analisi della situazione energetica
La previsione di sensibili rialzi delle tariffe è comune nel periodo antecedente inverno, in concomitanza con l’aumento della domanda da parte delle famiglie. Il presidente di Assium, Federico Bevilacqua, commenta che le offerte commerciali mostrano un effetto immediato degli incrementi di prezzo sui mercati energetici. Questo scenario implica che i neo-clienti che decidono di passare al mercato libero o cambiare fornitore si troveranno ad affrontare condizioni meno vantaggiose, richiedendo ulteriori investimenti per far fronte a queste spese crescenti.
La situazione attuale nel mercato energetico italiano dimostra l’importanza di monitorare costantemente le offerte disponibili e di valutare attentamente le condizioni contrattuali prima di attivare un nuovo servizio. Le movimentazioni sui prezzi del gas e dell’energia elettrica, aggravate dalla stagione invernale, rappresentano una sfida non trascurabile per le famiglie italiane.
Ultimo aggiornamento il 9 Novembre 2024 da Donatella Ercolano