Chiara Gribaudo, presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, ha recentemente espresso preoccupazione riguardo all’aumento degli incidenti mortali sul lavoro, evidenziando la necessità di rafforzare le politiche legate alla sicurezza sul lavoro. Durante un evento intitolato “Lavoro sostenibile: un nuovo modello per imprese, sindacati e politica”, organizzato dal dipartimento Lavoro di Forza Italia all’istituto Luigi Sturzo di Roma, Gribaudo ha analizzato le sfide attuali e le proposte per migliorare le condizioni lavorative nel paese.
Aumento degli incidenti sul lavoro: i dati Inail
Nel suo intervento, Gribaudo ha citato i dati forniti dall’Inail, che mostrano un preoccupante incremento degli incidenti mortali sul lavoro nei primi otto mesi del 2024. Questo aumento è parzialmente attribuibile a gravi incidenti, che hanno sollevato un ampio dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La presidente della Commissione ha sottolineato l’importanza di investire nella sicurezza, affermando che “lavorare di più sulla sicurezza è un investimento e non un onere burocratico”. Questa affermazione mette in evidenza la necessità di una mentalità proattiva da parte di datori di lavoro e lavoratori, affinché la sicurezza diventi un elemento centrale nella gestione aziendale, piuttosto che un mero adempimento normativo.
Gribaudo ha anche richiesto un approccio più consapevole riguardo alla sicurezza, evidenziando come la qualità del lavoro sia fondamentale tanto quanto la quantità. Il suo intervento ha messo in luce i principali fattori di rischio cui sono esposti i lavoratori, enfatizzando il ruolo cruciale della prevenzione e della formazione continua nel ridurre tali rischi.
Sfide del lavoro sostenibile e l’urgente necessità di riforme
Un altro punto chiave del discorso di Gribaudo riguarda le sfide associate al lavoro sostenibile. Secondo la presidente, la prima sfida consiste nella condivisione delle responsabilità tra lavoratori e datori di lavoro. In questo contesto, Gribaudo ha sottolineato la necessità di aumentare i salari e ha sostenuto la proposta di introdurre il salario minimo in Italia. “Abbiamo bisogno di una legge sulla rappresentanza”, ha affermato, precisando che è fondamentale garantire una presenza democratica dei lavoratori all’interno delle aziende. Inoltre, ha lamentato la proliferazione di contratti “farlocchi” registrati al CNEL, che complicano ulteriormente la situazione.
La presidente ha enfatizzato l’importanza di una maggiore trasparenza e chiarezza nella contrattazione collettiva, indicando che la qualità del lavoro non può essere trascurata. Gribaudo ha avanzato la necessità di riforme legislative che possano favorire un ambiente di lavoro più giusto e inclusivo, in cui i diritti dei lavoratori siano rispettati e tutelati.
Conciliazione vita-lavoro: il ruolo della legislazione
Un tema particolarmente rilevante, affrontato da Gribaudo, riguarda la conciliazione tra vita lavorativa e vita privata. In un contesto in cui i bisogni familiari sono in continua evoluzione, ha proposto l’introduzione di un congedo universale per entrambi i genitori, accessibile a tutti i tipi di contratti, siano essi autonomi o dipendenti. Questo congedo non si limiterebbe alla cura dei figli, ma si estenderebbe anche all’assistenza di genitori anziani, creando un equilibrio fondamentale tra le responsabilità lavorative e familiari.
Gribaudo ha considerato la legge sulla rappresentanza come una priorità, sottolineando che finché non si avrà una rappresentanza effettiva, si correrà il rischio di situazioni problematiche per i lavoratori. Ha evidenziato l’importanza di garantire un’adeguata partecipazione dei lavoratori nelle decisioni aziendali, inclusa una maggiore trasparenza nella redistribuzione degli utili, di solito a favore dei vertici aziendali.
La partecipazione dei lavoratori come chiave per il progresso
Infine, Gribaudo ha proposto un coinvolgimento attivo dei lavoratori nella governance aziendale. Ha sottolineato che un sistema di organizzazione del lavoro che preveda ruoli e responsabilità differenziate, unito a una condivisione delle responsabilità, potrebbe portare a risultati positivi sia per i lavoratori che per il management. Attraverso una struttura organizzativa inclusiva, si possono ottenere vantaggi reciproci, migliorando il clima lavorativo e potenziando la produttività.
L’intervento di Chiara Gribaudo si presenta quindi come un richiamo alla necessità di adottare una visione olistico e collaborativa nel mondo del lavoro, dove ogni attore gioca un ruolo cruciale nel garantire standard di sicurezza e condizioni lavorative dignitose. La strada verso un lavoro sostenibile richiede l’impegno di tutti, affinché si crei un futuro migliore per il panorama lavorativo italiano.
Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina