Brasile: il leader mondiale nella produzione di caffè nel 2023 con strategie all’avanguardia

Il Brasile si conferma leader mondiale nella produzione di caffè nel 2023, con 66,3 milioni di sacchi. I produttori adottano pratiche innovative e puntano alla qualità per affrontare le sfide climatiche e di mercato.
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Brasile: il leader mondiale nella produzione di caffè nel 2023 con strategie all'avanguardia - Gaeta.it

Il Brasile continua a dominare il mercato mondiale del caffè, confermandosi come il primo produttore globale nel 2023 con un quantitativo impressionante di 66,3 milioni di sacchi da 60 kg, pari al 39% della produzione totale. Un recente sopralluogo effettuato da rappresentanti del CSCCaffè Speciali Certificati ha fatto luce sulle principali pratiche e i progressi portati avanti dai produttori nel Paese sudamericano. In questa analisi vengono esaminati vari aspetti della produzione di caffè, dall’impatto delle condizioni climatiche alle nuove strategie agronomiche adottate.

Un sopralluogo nei principali poli di produzione

Nel corso di un’ispezione nei principali centri di produzione del Brasile, Giovanni Corsini, MarieLuise Millemacidi Blaser, Graziano Carrara ed Enrico Romano hanno avuto l’opportunità di visitare alcune delle fazendas più storiche, tra cui Samambaia, Monte Alegre e Impanema, tutte situate nello stato di MINAS GERAIS. Queste visite hanno messo in luce la vivace attenzione rivolta alla qualità e all’innovazione nel settore del caffè. I produttori, già stimati per l’eccellenza del loro prodotto, mostrano un interesse crescente per la ricerca e la sperimentazione, affinando le loro tecniche per rispondere alle sfide del mercato.

Un aspetto di notevole importanza è la preparazione dei produttori a fronteggiare le fluttuazioni del mercato legate a eventi climatici avversi, come la siccità e le gelate. Durante l’osservazione nel campo, è emerso che, nonostante i problemi climatici, l’industria si trova in una situazione favorevole: per la prima volta, i produttori sono in grado di vendere grandi quantità di varietà ARABICA e ROBUSTA a prezzi superiori alla media, supportati da una disponibilità maggiore di merce di qualità. Questo scenario ha suggerito una maturità e una proattività che potrebbero trasformare le dinamiche di mercato.

Il raccolto e l’andamento delle esportazioni

Le statistiche fornite dal Consiglio brasiliano degli esportatori di caffè rivelano che nel mese di luglio, il primo del raccolto 2024-25, il Brasile ha esportato 3,774 milioni di sacchi da 60 chili, segnando un incremento del 25,7% rispetto al periodo precedente e un aumento del 47,9% nei ricavi. Tuttavia, il raccolto è stato condizionato da un’ondata di calore che ha colpito le piantagioni, comportando una riduzione della fotosintesi e una conseguente maturazione di frutti più piccoli.

Graziano Carrara, presidente della Commissione Tecnica CSC, ha sottolineato che la situazione del mercato è sotto controllo nonostante le difficoltà. L’attenzione alla qualità del chicco sta prevalendo su altre considerazioni, come la dimensione. Infatti, i produttori stanno puntando a fornire chicchi uniformi di alta qualità, piuttosto che concentrarsi esclusivamente su quelli di dimensioni più grandi.

Innovazione e ricerca nel settore agricolo

In questo periodo, i produttori brasiliani sono attivi nell’implementare pratiche innovative. L’adozione di nuove varietà botaniche che maturano più rapidamente rappresenta un punto centrale nel loro approccio. Le piante ora fruttificano dopo soli due anni, rispetto ai tradizionali quattro o cinque. Questo cambiamento non solo migliora la produttività, ma consente anche una distribuzione più omogenea nel tempo della raccolta.

In aggiunta a questi sviluppi, esiste un obiettivo ambizioso: diventare il principale produttore globale di ROBUSTA, superando il VIETNAM. Le trasformazioni che stanno avvenendo nei metodi di coltivazione e la diminuzione della produzione vietnamita potrebbero aprire la strada al BRASILE per ottenere un vantaggio competitivo significativo nel mercato internazionale.

Qualità e sostenibilità nella produzione di caffè

Un ulteriore punto di interesse riguarda la varietà COLONN, una tipologia di caffè che, secondo le osservazioni di Enrico Romano, potrebbe rivelarsi strategica per il futuro. Questa varietà ha caratteristiche uniche che la rendono adatta all’uso industriale ma nonostante questo, i produttori sono già alla ricerca di diverse modalità per migliorarne la qualità nel tempo, in modo da adattarsi alle richieste eccellenti dei torrefattori e del mercato.

Le visite da parte del CSC ai produttori sono state identificate come occasioni cruciali per uno scambio fruttuoso e la formazione. I produttori, già proiettati verso l’innovazione, si mostrano aperti ai suggerimenti e ai feedback ricevuti. Questo dialogo rappresenta una parte vitale del processo di miglioramento della qualità e della sostenibilità nella produzione di caffè.

Infine, in vista dell’imminente entrata in vigore del nuovo regolamento dell’Unione Europea contro la deforestazione , che sarà attivo dal 1° gennaio 2025, i produttori brasiliani stanno lavorando per garantire che i loro metodi soddisfino i requisiti di sostenibilità richiesti dal mercato europeo. La cooperativa Cooxupé, ad esempio, ha già avviato iniziative per tracciare la provenienza del caffè attraverso la documentazione necessaria per ciascuna piantagione, dimostrando un serio impegno nella transizione verso pratiche più verdi. Tuttavia, permangono interrogativi su come gestire e verificare l’enorme flusso di informazioni che sarà necessario implementare per conformarsi a questo nuovo standard.

Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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