Ca’ Foscari di Venezia amplia la sua politica di carriere ‘alias’ per docenti e personale

L’Università Ca’ Foscari di Venezia estende la politica della carriera ‘alias’ a docenti e personale accademico, promuovendo diversità e inclusione per le identità di genere nella comunità universitaria.
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Ca' Foscari di Venezia amplia la sua politica di carriere 'alias' per docenti e personale - (Credit: www.ansa.it)

L’Università Ca’ Foscari di Venezia ha fatto un passo avanti significativo nella promozione della diversità e dell’inclusione, estendendo la sua politica di carriera ‘alias’ anche ai docenti e al personale accademico. Introdotta nel 2018 per gli studenti, questa iniziativa consente l’utilizzo di un nome di elezione diverso da quello anagrafico, garantendo un ambiente più accogliente per chi desidera intraprendere un percorso di transizione di genere. Tale provvedimento risponde alla crescente richiesta di spazi universitari più inclusivi e alla necessità di riconoscere e supportare l’identità di genere di tutti i membri della comunità accademica.

La storia della carriera ‘alias’ a Ca’ Foscari

L’iniziativa della carriera ‘alias’ è stata avviata nel 2018, offrendo per la prima volta agli studenti la possibilità di richiedere un’identità provvisoria. Da allora, circa 50 identità temporanee sono state attivate, a conferma dell’importanza e della necessità di tali politiche in un contesto universitario. In dicembre 2022, l’ateneo ha esteso questa opportunità anche ai docenti e al personale, portando a un abbattimento delle barriere burocratiche che spesso impedivano l’accesso a questi servizi. La semplificazione della procedura ha eliminato la necessità di una certificazione probatoria, rendendo così il processo più accessibile.

Questa evoluzione della carriera ‘alias’ si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione per i diritti delle persone transgender e non conformi rispetto ai generi tradizionali. Ca’ Foscari si allinea ad altre istituzioni universitarie italiane che hanno già attuato politiche simili, mostrando la volontà di essere non solo luogo di formazione ma anche di promozione della giustizia sociale.

Aumento delle richieste e impatto della semplificazione

In seguito alla semplificazione delle procedure, si è registrato un netto aumento delle richieste di identità ‘alias’ tra il personale accademico e non. Si è passati da sole 4 richieste nell’anno accademico 2022/2023 a ben 20 nel 2023/2024. Questo incremento evidenzia la necessità di politiche che sostengano e facilitino l’accesso all’uso di nomi di elezione, non solo per gli studenti, ma per tutti coloro che operano in un contesto accademico.

La crescente adozione della carriera ‘alias’ risponde non solo a esigenze personali, ma contribuisce anche a creare un ambiente più inclusivo e rispettoso delle identità di genere. Questo cambiamento rappresenta un importante passo avanti verso l’accettazione e il sostegno delle diversità all’interno delle strutture accademiche, indicativo di una società che evolve anche nei suoi luoghi di formazione.

Il primo convegno sul tema delle carriere ‘alias’

Per approfondire ulteriormente queste tematiche, il nuovo Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità , sotto la guida della professoressa Sabrina Marchetti, ha programmato il primo convegno incentrato sulle carriere ‘alias’. L’evento, intitolato “Le carriere Alias: come e perché? Un confronto fra scuola e università“, si svolgerà il 18 ottobre presso il Campus Scientifico di Mestre. Questo convegno rappresenta un’opportunità fondamentale per dibattere le nuove pratiche di inclusione e sensibilizzare la comunità accademica sull’importanza di riconoscere e rispettare le identità di genere nel panorama dell’istruzione.

Nel corso del convegno, saranno esplorati vari aspetti delle carriere ‘alias’, tra cui la loro implementazione, i benefici per l’ambiente educativo e le sfide rimaste da affrontare. L’incontro si preannuncia ricco di partecipazione e scambi, contribuendo a costruire un futuro più inclusivo e consapevole all’interno delle istituzioni educative.

Ultimo aggiornamento il 16 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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