In un contesto di crescente crisi idrica a Caltanissetta, un gruppo di consiglieri comunali di opposizione ha scelto di occupare la sala consiliare per denunciare la mala gestione della situazione attuale. Questa azione, che mira a richiamare l’attenzione sulla grave problematica, evidenzia la tensione tra l’amministrazione guidata dal sindaco Walter Tesauro e le forze di opposizione. Di seguito, i dettagli riguardo la situazione che ha portato a questa clamorosa protesta.
L’occupazione della sala consiliare
Annalisa Petitto, Felice Dierna, Calogero Palermo, Vincenzo Cancelleri, Luigi Bellavia, Carlo Vagginelli, Armando Turturici, Roberto Gambino e Federica Scalia hanno occupato la sala consiliare con una protesta simbolica. Questo gesto è una risposta alla gestione considerata inadeguata dell’emergenza idrica che affligge Caltanissetta. Gli esponenti dell’opposizione dichiarano che l’amministrazione Tesauro ha mostrato un atteggiamento irresponsabile non solo nel fronteggiare il problema, ma anche nel gestire il consiglio comunale stesso, facendo cadere il numero legale per impedire che potessero portare la loro denuncia all’attenzione.
Durante la seduta consiliare, i consiglieri hanno presentato un ordine del giorno urgente, chiedendo al sindaco di riferire sulla gestione della crisi idrica. Sottolineano come la situazione sia ulteriormente deteriorata dal momentaneo stop della gestione da parte di Ancipa, avvenuto l’8 novembre, legato alla necessità di ricollocare il sistema di presa galleggiante in un’area dell’invaso di maggiore pescaggio. Questo passaggio ha alimentato le preoccupazioni degli oppositori riguardo la capacità dell’amministrazione di far fronte a tali problemi.
L’emergenza idrica a Caltanissetta
Attualmente, Caltanissetta si trova in una situazione critica con numerose autobotti e silos disseminati per le strade, segno di una gestione della crisi che appare fallimentare. Il gruppo di opposizione accusa l’amministrazione Tesauro di non aver attuato misure efficaci per gestire l’approvvigionamento idrico. Questa emergenza ha costretto, di fatto, la popolazione a dipendere da soluzioni temporanee che, sicuramente, non possono garantire un servizio adeguato.
In più, i consiglieri mettono in evidenza che la crisi idrica potrebbe subire un ulteriore aggravamento nei prossimi giorni, creando una situazione insostenibile per i cittadini. Per questo motivo, fanno un appello affinché si attivino misure straordinarie, come l’intervento del Genio militare e della protezione civile nazionale. La richiesta di nominare un commissario per l’emergenza idrica si fa sempre più pressante, alla luce della percezione di incapacità nell’affrontare la crisi da parte dell’attuale amministrazione.
Prospettive future e interventi necessari
Il futuro della gestione idrica a Caltanissetta appare incerto, e le proposte dell’opposizione non sono soltanto contestazioni, ma tentativi concreti di mettere in atto soluzioni rapide per dare risposta a un problema che ha impatti diretti sulla vita quotidiana dei cittadini. La crisi non è solo un problema tecnico, ma si riflette su aspetti sociali ed economici che riguardano l’intera comunità.
Gli oppositori chiedono una presa di responsabilità da parte delle autorità, evidenziando la necessità di un approccio più coordinato e sistemico nella gestione delle risorse idriche. La richiesta di un intervento esterno, come quello di un commissario, appare come un passo fondamentale per superare le difficoltà attuali e impostare un piano d’azione efficace per la gestione idrica a lungo termine.
La situazione a Caltanissetta è emblematicamente un esempio di come le emergenze possono mettere alla prova la capacità delle amministrazioni locali, rendendo essenziale una gestione attenta e responsabile delle risorse. La protesta dei consiglieri d’opposizione, quindi, non è solo un atto simbolico, ma una convocazione per un cambiamento necessario e urgente nel modo di affrontare le crisi cittadine.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Donatella Ercolano