Campagna Aiom e AstraZeneca: un nuovo sguardo sui tumori eredo-familiari

La campagna ‘I Tumori Eredo-Familiari’, promossa da Aiom e AstraZeneca, mira a sensibilizzare sul monitoraggio genetico dei tumori, offrendo supporto psicologico e teleconsulti per pazienti e famiglie.
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Campagna Aiom e AstraZeneca: un nuovo sguardo sui tumori eredo-familiari - Gaeta.it

La campagna ‘I Tumori Eredo-Familiari’ è il frutto della collaborazione tra Aiom e la Fondazione Aiom, mirata a incrementare la consapevolezza riguardante i tumori eredo-familiari. Questa iniziativa non solo si propone di offrire un servizio volto a migliorare il percorso diagnostico e terapeutico, ma si dedica anche a informare pazienti, famiglie e caregiver, figure chiave nel supporto ai malati. In un momento cruciale per la ricerca oncologica, l’annuncio dei teleconsulti con esperti psico-oncologi segna un importante passo avanti nell’assistenza psicologica e nella gestione della comunicazione diagnostica.

Dettagli della campagna e importanza della sensibilizzazione

La campagna rappresenta un’azione concreta per affrontare un tema spesso trascurato, ovvero la predisposizione genetica ai tumori. Secondo Alessandra Dorigo, Head of Oncology di AstraZeneca Italia, l’iniziativa è fondamentale per informare il pubblico sulla necessità di un monitoraggio continuo delle predisposizioni ai tumori eredo-familiari. Questo tipo di cancro è innanzitutto spesso sottovalutato e, in molti casi, la diagnosi avviene in ritardo. La priorità del progetto è, quindi, quella di educare le persone riconoscendo i segnali premonitori e sottolineando l’importanza dello screening.

L’obiettivo di Aiom e AstraZeneca è quello di creare una rete di supporto che metta in contatto i pazienti con informazioni e risorse necessarie per affrontare il proprio stato di salute. La campagna si rivolge non solo ai pazienti, ma anche alle famiglie e ai caregiver, che giocano un ruolo cruciale nell’accompagnare l’ammalato durante il suo percorso terapeutico. Questo approccio multidisciplinare è una chiave per migliorare la qualità della vita dei pazienti e per garantire che ricevano le migliori cure possibile.

I teleconsulti con psico-oncologi: un supporto cruciale

Un aspetto innovativo della campagna è il lancio di teleconsulti con psico-oncologi. Questi specialisti non solo forniranno supporto emotivo ai pazienti, ma saranno anche formati per insegnare agli oncologi clinici come comunicare in modo efficace una diagnosi di cancro. Inoltre, l’obiettivo è dotare i pazienti di strumenti pratici per affrontare la comunicazione all’interno della famiglia, un aspetto spesso delicato e complesso.

Secondo Dorigo, il supporto psicologico è fondamentale poiché la diagnosi di un tumore può avere un impatto devastante non solo sul paziente ma anche sui suoi familiari. Il fatto che quest’iniziativa arrivi in un momento dove i teleconsulti stanno diventando sempre più comuni offre un ulteriore vantaggio: la possibilità di ricevere assistenza senza la necessità di recarsi fisicamente in ospedale. Questo può ridurre l’ansia e lo stress legati agli appuntamenti di persona, contribuendo a un miglioramento generale del benessere mentale degli interessati.

L’impegno di AstraZeneca nella ricerca oncologica

AstraZeneca, come assicurato da Dorigo, ha un impegno costante nella ricerca inerente non solo alle mutazioni del gene Brca, ma anche a molti altri oncotipi. La loro dedizione ai tumori rari è un segno chiaro della determinazione dell’azienda nella lotta contro il cancro. Infatti, la ricerca non si arresta; vengono generati continuamente nuovi dati e scoperte che possono rivelarsi vitali per il trattamento delle varie forme di tumori.

Il congresso nazionale Aiom, dal titolo ‘Occhi al futuro’, rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza di iniziative come questa. L’approccio cooperativo tra enti come Aiom e aziende farmaceutiche è un segnale positivo sulla possibilità di gestire e migliorare il percorso diagnostico e terapeutico del cancro eredo-familiare. Evidenziare la collaborazione multidisciplinare non solo sostiene i pazienti, ma stimola anche il progresso della ricerca scientifica e dell’innovazione terapeutica, aprendo nuove porte nella cura dei tumori.

Ultimo aggiornamento il 9 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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