Una nuova iniziativa di sensibilizzazione sta prendendo piede a Roma, dove oltre 130 giovani tra i 14 e i 18 anni hanno unito le forze per contrastare la violenza di genere. Realizzata da Scosse e Fotografi senza frontiere, questa campagna arriva in prossimità del 25 novembre, giornata mondiale per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne, con l’intento di trasmettere messaggi significativi e provocatori ai loro coetanei.
I messaggi della campagna
La campagna si distingue per slogan forti e audaci, come “Con la bocca potevi baciarmi, non umiliarmi” e “Bro il fiato sul collo, giusto se è il ventilatore.” Questi messaggi non solo catturano l’attenzione, ma stimolano anche una riflessione profonda sulle dinamiche della violenza. L’intero progetto prevede anche una mostra itinerante che avrà luogo in diverse location della città, proseguendo fino a febbraio 2025. Questo approccio visivo serve a dare vita ai temi affrontati, permettendo agli spettatori di confrontarsi con la realtà della violenza di genere e con le sue manifestazioni tra i giovani.
Il titolo del progetto è “Oltre la Punta dell’Iceberg”, un chiaro riferimento alla complessità del fenomeno, che si estende ben al di là degli episodi più visibili. Per rendere concreta questa iniziativa, ActionAid International Italia E.T.S e la Fondazione Realizza il Cambiamento hanno fornito il supporto necessario, contribuendo anche l’Unione Europea.
Il coinvolgimento delle scuole e dei centri giovanili
Questo importante lavoro è stato realizzato grazie a incontri e laboratori con studenti delle scuole romane Liceo Seneca e I.P.S.S.E.O.A. Vespucci, insieme ai giovani dei Centri di aggregazione giovanile come Matemù e Batti il Tuo Tempo Evolution. Il coinvolgimento diretto dei ragazzi è fondamentale per dare voce alle loro esperienze e opinioni rispetto a una problematica così delicata.
La campagna sta trovando ampia diffusione sui social media, rendendo visibili le problematiche legate alla violenza di genere tra i giovani. A tal proposito, è previsto un flash mob in occasione della manifestazione di sabato 23 novembre a Roma, dove i partecipanti canteranno e danzeranno su una canzone inedita, scritta e coreografata da loro stessi. La canzone sarà disponibile su Spotify a partire da giovedì prossimo.
Un percorso di consapevolezza e confronto
Il progetto si inserisce in un contesto socio-culturale sempre più attento al tema della violenza di genere e alle sue dimensioni strutturali. Elena Fierli dell’associazione Scosse ha sottolineato l’importanza di scardinare stereotipi e pregiudizi che alimentano relazioni tossiche. La violenza di genere non è un semplice raptus, ma una problematica radicata culturalmente, che richiede un intervento consapevole e informato per essere affrontata.
Il contributo dei giovani, che si riflette nei messaggi e nelle immagini della campagna, rappresenta un importante passo verso responsabilizzare le nuove generazioni. Questa iniziativa, pertanto, non solo mira a sensibilizzare, ma anche a costruire un dialogo tra i ragazzi, incoraggiandoli a esprimere le proprie opinioni e a prendere posizione contro la violenza.
I ragazzi e le ragazze protagonisti di questa campagna hanno lavorato duramente per rappresentare la loro realtà e per promuovere un cambiamento significativo. È possibile esplorare e condividere ulteriormente la campagna sul sito ufficiale di Scosse, dove sono disponibili ulteriori dettagli e materiali legati all’iniziativa.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Marco Mintillo