CapriArt torna a Napoli: il Festival dedicato all’arte e al gender claim

Il Festival CapriArt torna a Napoli il 19 ottobre con “Capriccio Notturno”, un evento che celebra l’arte e la rivendicazione di genere, coinvolgendo attori di spicco e promuovendo inclusione e libertà.
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CapriArt torna a Napoli: il Festival dedicato all’arte e al gender claim - (Credit: www.ansa.it)

Il Festival CapriArt si prepara a sfondare nuovamente i confini di Capri per giungere al cuore di Napoli. Sabato 19 ottobre, alle 21.30, i riflettori si accenderanno sull’Auditorium Novecento, dove andrà in scena il “Capriccio Notturno“. Questa spettacolare operazione culturale non solo porta sul palcoscenico attori di spicco come Cristina Donadio, Anna Ammirati e Théa Bootz, ma mette anche in evidenza l’importanza della rivendicazione di genere in una kermesse che, fin dal suo esordio nel 2021, si è proposta di esplorare e celebrare l’arte come manifestazione di libertà e diritti.

La genesi del progetto: da Henry Wreford a CapriArt

CapriArt nasce nel 2021 con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare l’eredità culturale di Capri, isola che ha attratto nel corso dei secoli artisti e intellettuali di fama mondiale. Il festival prende il via dall’ispirazione del giornalista inglese Henry Wreford, il quale visse sull’isola dal 1842 fino alla sua morte nel 1892. Wreford non è solo un testimone delle vicende politiche italiane preunitarie, ma anche un fautore di una cultura impegnata nella lotta per i diritti di genere. La manifestazione si propone di continuare questo lavoro, portando avanti un discorso attuale e fondamentale sulla discriminazione di genere, sul riconoscimento delle diversità e sul valore intrinseco dell’arte come mezzo per ottenere giustizia sociale.

Il festival ha ricevuto anche il riconoscimento dal Ministero della Cultura, ottenendo il finanziamento attraverso il Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo per il triennio 2022-2024. Il patrocino dell’UNAR attesta ulteriormente l’importanza del festival nel panorama culturale italiano. La volontà di CapriArt è quella di mantenere viva l’attenzione sulle questioni di genere e sulle ingiustizie sociali, valorizzando la figura di Wreford come un pioniere del progresso sociale e culturale.

Capri come simbolo di libertà e creatività

Capri rappresenta da sempre un paesaggio di libertà, un luogo in cui l’arte si è potuta esprimere in tutte le sue forme e dove tutti gli artisti hanno potuto trovare ispirazione. Il festival è ispirato proprio a questa vocazione dell’isola, celebrando la straordinarietà delle persone che hanno tratto linfa dalla placida ma rivoluzionaria atmosfera di Capri. La direzione artistica di Mauro Gioia guida il festival con l’intento di esplorare queste identità fluide, dando spazio a narrazioni spesso dimenticate ma fondamentali per il nostro tempo.

I temi trattati durante il festival abbracciano esperienze autentiche, invitando il pubblico a porre attenzione su storie che meritano di essere raccontate e condivise. Le performance attingono a un patrimonio culturale vasto e ancora da esplorare, in una celebrazione che unisce teatro, arte e attivismo. Villa Lysis, sede principale del festival, assume un ruolo simbolico come custode di una memoria culturale che parla di libertà e innovazione. Questo spazio, creato dal barone Fersen, rappresenta un luogo di accoglienza per le espressioni più audaci e provocatorie dell’arte contemporanea.

Eventi e prestazioni di alto livello

Il “Capriccio Notturno” rappresenta l’epicentro di questa nuova edizione del festival, rivelandosi un contenitore di talenti e storie di vita che rischiano di rimanere nell’ombra. Il cast include alcuni nomi noti del panorama teatrale italiano, come Claudio Fidia, Sara Amoresano, Fabiana Fazio ed Eduarda Iscaro, ognuno portatore di una voce unica nel coro della rivendicazione di genere. Attraverso le loro esibizioni, questi attori conducono il pubblico in un viaggio emozionante, mettendo in discussione gli stereotipi e offrendo nuove prospettive sulle questioni di genere.

La partecipazione alla serata finale è aperta al pubblico, che avrà l’opportunità di assistere a spettacoli di alta qualità, contribuendo a una conversazione più ampia sulle tensioni e le possibilità della cultura contemporanea. Mentre il festival prosegue nel suo cammino di esplorazione e innovazione, si prepara a lasciare un’impronta duratura nel cuore di Napoli, unendo comunità e individui attorno a valori di inclusione, libertà ed espressione artistica.

Un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro, dell’arte e della cultura, CapriArt si conferma una manifestazione d’importanza crescente.

Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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