Carla Stagno condannata a nove anni: la triste vicenda di un’impostora che ha ingannato centinaia di persone

Carla Stagno, nota come Marie de Saint Claire, condannata a nove anni di carcere per truffa e manipolazione psicologica, ha causato la morte di Marylin promettendo cure miracolose senza fondamento scientifico.
Carla Stagno Condannata A Nove Carla Stagno Condannata A Nove
Carla Stagno condannata a nove anni: la triste vicenda di un'impostora che ha ingannato centinaia di persone - Gaeta.it

Carla Stagno, conosciuta tra i suoi seguaci come Marie de Saint Claire, è stata recentemente condannata a nove anni di carcere dal Tribunale di Torino. Questa sentenza chiude un caso tra i più inquietanti degli ultimi anni, in cui una persona si è presentata come una figura quasi divina, promettendo guarigioni miracolose da malattie gravi come il cancro, avvalendosi di metodi privi di qualsiasi validazione scientifica. Centinaia di adepti, spinti dalla disperazione, si sono affidati alle sue false promesse, con conseguenze drammatiche e fatali per molte di loro.

La storia di Marylin: una vita spezzata dalla speranza illusa

Tra i casi più toccanti emersi durante il processo spicca quello di Marylin, una madre di 46 anni che nel 2019 scopre di avere un tumore. Inizialmente seguita dai medici dell’Istituto di Candiolo, Marylin intraprende una chemioterapia che le offre speranza. Ma la sua ricerca di un rimedio immediato e senza i terribili effetti collaterali della chemio la conduce verso Carla Stagno. Convinta delle promesse di Marie, Marylin abbandona le cure tradizionali. “Lascia perdere la chemioterapia, ti rovina soltanto”, sarebbe stata la frase chiave con cui Carla la convince ad abbandonare ogni forma di trattamento medico. Nonostante gli avvertimenti dei medici e l’apprensione dei suoi familiari, la donna si affida completamente a Stagno. Sfortunatamente, la malattia avanzata si rivela fatale, e nel 2020 Marylin muore, lasciando i suoi cari in uno stato di devastazione emotiva.

Il terribile destino di Marylin ha scatenato un’ondata di indignazione, rendendo la sua storia il fulcro delle indagini contro l’impostora. Familiari e testimoni hanno assicurato che la Stagno sfruttava la vulnerabilità delle persone malate, manipolando le loro paure e i loro desideri di guarigione.

Le modalità di manipolazione di Carla Stagno

Durante il processo, innumerevoli ex seguaci e familiari delle vittime hanno attestato l’abilità manipolativa di Carla Stagno. Per molte persone la Stagno rappresentava la speranza, grazie alla sua apparente conoscenza di tecniche misteriose e il suo carisma. Una testimonianza ha rivelato: “Mi sono fidata di lei perché sembrava sapere cose che i medici ignoravano.” Questa fiducia si è trasformata in un vero e proprio attaccamento emotivo, talvolta catastrofico. Carla rimaneva irremovibile nelle sue affermazioni, ritenendo che la medicina tradizionale fosse una frode, mentre le sue manovre per curare il DNA e affrontare malattie incurabili apparivano come verità inconfutabili.

La sua manipolazione non si limitava alla persuasione verbale: il metodo di approccio dei suoi seguaci era impregnato di rituali e linguaggio esoterico, creando una dimensione quasi religiosa attorno alla sua persona. Questo ha contribuito a dare vita a un tessuto di dipendenza psicologica tra la Stagno e i suoi adepti.

La rete di complici e l’illecito sistema di truffa

Le indagini su Carla Stagno hanno rivelato che l’impostora non operava da sola. Quattro complici, inclusi la sorella e il figlio di Carla, hanno anch’essi subito pene detentive che vanno da un anno a oltre due anni di reclusione. Secondo il pubblico ministero Barbara Badellino, l’intero gruppo era parte di un sistema ben strutturato, caratterizzato da manipolazione psicologica e truffe ai danni di malati in cerca di guarigione. Le indagini hanno dimostrato come il gruppo fosse in grado di intascare ingenti somme di denaro, approfittando della disperazione di chi cercava soluzioni.

Carla Stagno è stata accusata anche di aver causato la morte di una persona nel contesto di un reato, in relazione al caso di Marylin. Durante l’udienza, è emerso quanto l’illusione di cure miracolose e la creazione di una narrazione mistica intorno alle sue pratiche fossero utilizzate per ancorare i seguaci a un sistema di credenze altamente dannoso.

Risarcimento alle famiglie delle vittime e la questione della prevenzione

Il Tribunale ha riconosciuto un risarcimento di 150 mila euro alla famiglia di Marylin, costituitasi parte civile con l’assistenza legale di Tommaso Levi e Michelangelo Bruno. Il marito di Marylin, presente al momento della sentenza, ha commentato: “Questa somma non potrà mai restituirci Marylin, ma almeno ci dà giustizia per il dolore inflitto.” Questo riconoscimento non solo serve a far luce sulle responsabilità di Carla Stagno, ma evidenzia anche quanto sia fondamentale lavorare per la prevenzione di simili truffe.

Il caso ha sollevato interrogativi rilevanti su come e perché tali fenomeni trovino terreno fertile tra la gente. Le parole dell’avvocato Levi risuonano forti: “Questo caso evidenzia quanto sia fondamentale educare le persone a riconoscere i pericoli rappresentati da sedicenti guaritori.” La storia di Marylin e dell’intero gruppo di vittime esemplifica come la disperazione possa essere sfruttata per fini egoistici e distruttivi.

Il dramma di Carla Stagno deve rimanere nella memoria collettiva, affinché non si ripeta mai più un tale scempio e le famiglie non debbano affrontare il dolore di perdere una persona amata a causa di inganno e fragilità umana.

Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Laura Rossi

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gestione cookie