Un evento di grande rilevanza è avvenuto oggi presso Castel Sant’Angelo, dove si è svolto il convegno dal titolo “Sisto V, il Papa che ha rinnovato Roma. Dalla Renovatio Urbis a Roma Caput Mundi, passando per il metroborgo di Montalto delle Marche.” Questo incontro, supportato dalla vicepresidenza della commissione Cultura della Camera dei Deputati, presieduta da Giorgia Latini, si è inserito nel contesto della mostra “Papi e Santi marchigiani a Castel Sant’Angelo“. L’obiettivo principale è stato quello di analizzare gli interventi infrastrutturali avviati in vista del Giubileo del 2025, che vedrà Roma come punto cardine del cattolicesimo mondiale.
Il significato della Renovatio Urbis di Sisto V
Durante il convegno, Giorgia Latini ha messo in evidenza l’importanza della figura di Sisto V, un pontefice marchigiano che ha segnato la storia di Roma con la sua visione di rinnovamento urbano. Latini ha sottolineato come, in un’epoca sempre più segnata dalla virtualità e dall’isolamento, sia fondamentale riscoprire la comunità attraverso la valorizzazione dei borghi. Montalto delle Marche è stato presentato come un esempio emblematico, essendo stato al centro di importanti iniziative culturali e comunitarie, riflettendo la caparbietà e il senso di appartenenza che caratterizzavano il pensiero di Sisto V.
Il concetto di “Renovatio Urbis” nel 1600 ha avuto lo scopo di trasformare Roma in una capitale che riflettesse la potenza e la spiritualità della Chiesa. Sisto V, attraverso opere architettoniche e urbanistiche, ha non solo abbellito la città, ma ha anche espresso un desiderio di rinascita che risuona ancor oggi. La valorizzazione dei borghi marchigiani e in particolare di Montalto assume un significato profondo, evidenziando l’intenzione di mantenere vive le tradizioni e le radici culturali locali.
Il progetto di rigenerazione “Metroborgo MontaltoLab“
Il sindaco di Montalto delle Marche, Daniel Matricardi, ha illustrato il progetto di rigenerazione intitolato “Metroborgo MontaltoLab. Presidato di Civiltà Future“, evidenziando come questa iniziativa miri a intrecciare passato e futuro. Montalto, che storicamente ha svolto un ruolo centrale nel “Presidato Sistino“, coinvolgendo numerosi comuni del territorio piceno, viene presentato come un laboratorio di cultura e comunità.
Matricardi ha ricordato l’affetto di Sisto V per il suo borgo natale, definendolo la sua “patria carissima“. Questo legame ha alimentato l’idea di una trasformazione che parte dalla storia per guardare verso l’innovazione. La combinazione di storia, cultura e comunità rappresenta una visione futuristica che tenta di mantenere vivo il passato, mentre si adatta ai tempi moderni e alle necessità contemporanee.
Riflessioni sul contributo di Sisto V a Roma
Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, ha posto l’attenzione sull’eredità di Sisto V per la Capitale. Durante il suo intervento, Mollicone ha tracciato un parallelo tra le sfide contemporanee di Roma e le politiche di rinnovamento avviate dal papa nel passato. Ha definito Sisto V non solo una guida spirituale, ma anche un amministratore visionario che ha rivoluzionato l’aspetto urbanistico e culturale della città.
Le sue politiche hanno inciso profondamente sui monumenti, le strade e le piazze di Roma, alimentando anche il fiorire della cultura e della musica. Con l’imminente Giubileo, il richiamo a questa figura storica è più che mai attuale, poiché la città si prepara a un altro rinnovamento che possa onorare la sua tradizione storica e culturale.
Interventi di rilievo al convegno
Il convegno è stato moderato dalla giornalista Elisabetta Migliorelli e ha visto la partecipazione di numerosi esperti e personalità del mondo culturale. Tra questi, Simona Baldassarre, assessore alla Cultura della Regione Lazio, e mons. Andrea Leonardo, direttore del servizio per la cultura e l’università per la Diocesi di Roma. Un’importante presenza è stata quella di Monica Acciarri, presidente della Commissione Governo del territorio, Ambiente e Paesaggio della Regione Marche, e lo storico Franco Cardini.
Questi interventi hanno arricchito il dibattito sull’importanza della cultura e della storia nella costruzione di un futuro che sappia integrare il passato. L’obiettivo comune è chiaro: valorizzare le tradizioni locali, riscoprire i legami con la comunità e promuovere un dialogo tra passato e futuro, considerando le opportunità che il Giubileo 2025 potrebbe offrire a Roma e ai suoi abitanti.
Ultimo aggiornamento il 13 Novembre 2024 da Armando Proietti