Un caso sorprendente quello che ha coinvolto un sessantenne di Martinsicuro, recentemente denunciato per truffa aggravata, dopo aver percepito indebitamente un’indennità di invalidità civile e di accompagnamento. Questo individuo, dichiarato cieco assoluto, è stato smascherato grazie a un’intensa attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza di Giulianova. Da quanto emerso, il sessantenne, dal 2017, si sarebbe appropriato di più di 98mila euro, mentre svolgeva regolarmente varie attività quotidiane impossibili per una persona non vedente.
L’inizio delle indagini
La vicenda ha preso piede grazie a una segnalazione anonima pervenuta al numero dedicato “117” della Guardia di Finanza. L’informazione ha messo in moto un’indagine che ha rivelato incongruenze tra la condizione di salute del soggetto e le attività da lui svolte. Con il supporto di registrazioni video e immagini, i finanzieri hanno potuto accertare che l’individuo era in grado di muoversi autonomamente, camminando con sicurezza e senza l’ausilio di alcun dispositivo. Anche il suo comportamento quotidiano ha sollevato interrogativi: il sessantenne era spesso visto mentre faceva la spesa al supermercato, attraversava strade affollate e, in più di un’occasione, portava la propria bicicletta per diversi chilometri.
Questo comportamento contrasta nettamente con quanto ci si aspetterebbe da una persona dichiarata cieca. Le indagini hanno quindi messo in luce una situazione poco chiara, che ha portato gli investigatori a ritenere che fosse privo delle limitazioni visive necessarie per giustificare l’indennità di accompagnamento.
I risultati dell’inchiesta
Le indagini approfondite hanno confermato che il sessantenne non possedeva un deficit visivo tale da consentirgli di mantenere lo status di cieco assoluto. Nonostante le dichiarazioni ufficiali e le domande presentate per accedere ai vantaggi, la realtà mostrava un quadro diverso. Gli accertamenti hanno portato alla raccolta di prove schiaccianti, culminando nel deferimento del soggetto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno.
La Guardia di Finanza ha proceduto evidenziando il forte danno erariale provocato da questa situazione, che ha portato a una proposta di sequestro preventivo dell’importo percepito illicitamente. Si stima che le somme accumulate superino i 98mila euro, cifra che è stata specificamente individuata come risultato di una truffa ai danni dello Stato.
Risvolti legali e pubblici
La questione ha avuto un’ulteriore evoluzione con l’approvazione da parte dell’Autorità Giudiziaria del provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca di quanto percepito indebitamente. Questa manovra si inserisce in un contesto più ampio di contrasto alle frode e, in particolare, agli abusi legati ai benefici sociali. L’attività della Guardia di Finanza dimostra un forte impegno nel preservare l’integrità delle risorse pubbliche, che devono essere riservate a coloro che realmente necessitano di aiuto.
Il caso di Martinsicuro non solo evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore delle erogazioni pubbliche, ma mette in luce anche la crescente efficacia delle indagini svolte dalle autorità competenti. Questa operazione rappresenta un chiaro messaggio di tolleranza zero contro le frodi, dimostrando l’importanza di utilizzare le risorse statali per il sostegno delle persone realmente bisognose.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Donatella Ercolano