Colpo al cimitero di Borgo Revel: saccheggiati vasi e cornici metalliche da quaranta tombe

Furto al cimitero di Borgo Revel: ignoti depredano quaranta tombe, trafugando vasi in ottone e cornici in rame. Arrestati due sospetti grazie alla segnalazione di un anziano visitatore.
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Colpo al cimitero di Borgo Revel: saccheggiati vasi e cornici metalliche da quaranta tombe - Gaeta.it

Un furto avvenuto al cimitero di Borgo Revel, frazione di Verolengo, ha scosso la tranquillità di una comunità già colpita dal dolore della perdita. Ignoti hanno depredato numerose tombe, trafugando vasi in ottone e cornici in rame che racchiudevano le fotografie dei defunti. Questo atto di vandalismo ha suscitato un’ondata di sgomento e rabbia tra i residenti, i quali ora si trovano a fare i conti con la ferita aperta da un gesto tanto vile quanto irrispettoso verso la memoria dei propri cari.

La scoperta inquietante e l’immediata segnalazione

Le prime avvisaglie di un furto si sono presentate nel tardo pomeriggio, quando un anziano ha notato qualcosa di sospetto mentre visitava la tomba dei suoi cari. L’uomo ha visto di sfuggita due persone allontanarsi repentinamente dal cimitero, accendendo il campanello d’allarme nella sua mente. Così, ha deciso di allertare i carabinieri, segnalando la situazione e descrivendo i due individui. La sua descrizione dettagliata è risultata cruciale per l’intervento degli agenti, i quali, giunti rapidamente sul luogo, hanno avviato un sopralluogo.

Mentre i carabinieri analizzavano la scena del crimine, la collaborazione del pensionato si è rivelata utile. Gli agenti sono riusciti a localizzare i sospetti, che si trovavano a bordo di un’auto, a pochi passi dal cimitero. L’inquisizione sul veicolo ha portato a una scoperta inequivocabile: vasi di ottone e cornici di rame, ben nascosti, concludevano le accuse. Il bottino equivaleva a circa 20 chilogrammi di refurtiva, confermando che il danno era ben più che solo simbolico.

La reazione della comunità e il danno morale

Il cimitero di Borgo Revel, generalmente sinonimo di pace e riflessione, si è trasformato in un teatro di devastazione, coinvolgendo circa quaranta tombe saccheggiate. I residenti, colpiti da questa violenza, si trovano ora a confrontarsi non solo con il danno materiale, ma anche con l’affronto emotivo subito. “È inaccettabile, non si può nemmeno riposare in pace”, ha dichiarato uno dei membri più turbati della comunità.

Le famiglie coinvolte sono ferite da un gesto che profana la memoria di chi non c’è più. Non solo i vasi sono stati rotti, ma anche le fotografie che rappresentavano i volti amati sono state strappate via, una perdita che colpisce profondamente l’anima. La vita quotidiana è turbata da questo atto, e il senso di sicurezza è irrimediabilmente compromesso. L’intensificarsi del dolore è amplificato dalla sensazione di vulnerabilità che la comunità prova in questo frangente.

L’intervento decisivo dei carabinieri

Grazie all’acume e alla prontezza dei carabinieri di Cavagnolo, la situazione ha trovato un risvolto decisivo in tempi rapidi. Dopo l’allerta dell’anziano, gli agenti hanno avviato immediatamente le indagini. I due sospetti, un fratello e una sorella di circa cinquant’anni, già noti nella frazione, sono stati arrestati ufficialmente. Entrambi sono stati denunciati per furto, e ora le forze dell’ordine stanno verificando se possano essere coinvolti in altre simili attività criminali nelle zone limitrofe.

L’operazione di recupero della refurtiva non si è arrestata al solo aspetto legale; i carabinieri hanno compreso che dietro questo gesto di disperazione si cela un mercato di metalli preziosi, come rame e ottone, ai quali i malviventi puntano per lucrare, anche se in modo modesto, sul mercato nero. Questo gesto ignobile ha sollevato ulteriori interrogativi sulla sicurezza pubblica e sulla necessità di aumentare i controlli e la sorveglianza nelle aree cimiteriali, per preservare la dignità e il rispetto che ogni luogo di sepoltura merita.

La comunità di Borgo Revel, unita e solidale, cerca ora di rimediare a questo scempio, mentre la giustizia si fa strada attraverso un evento che ha scosso le basi stesse del rispetto per i defunti.

Ultimo aggiornamento il 11 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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