Un anno fa, il corpo di Giulia Cecchettin venne ritrovato, lasciando un segno indelebile nella comunità di Pordenone. Oggi, la cerimonia di commemorazione ha richiamato l’attenzione su temi cruciali come la violenza sulle donne, mettendo in scena non solo il ricordo di una giovane vita spezzata, ma anche la determinazione a promuovere la sicurezza e il rispetto nella società. Il ritrovo è avvenuto lungo la strada che unisce Barcis e Piancavallo, con la partecipazione di autorità locali e volontari.
Una cerimonia significativa
Alle 11 di stamani, ora precisa del ritrovamento del corpo, si è tenuta una cerimonia commemorativa che ha visto la presenza di diverse figure istituzionali e associazioni. Le amministrazioni comunali di Barcis e Piancavallo hanno collaborato per dare vita a un evento che non solo ricordasse Giulia, ma che fungesse da monito contro la violenza. L’operatore cinofilo che ha partecipato alle ricerche nel 2022 era presente, simbolo di un impegno collettivo e professionale che ha caratterizzato la dinamica dell’evento. Questa cerimonia, carica di emozioni e condivisione, ha permesso a parenti e amici di rimanere uniti nel ricordo e nella speranza di un cambiamento sociale.
Il progetto “La camminata per la vita”
Quest’anno, l’evento è stato inserito all’interno del progetto “La camminata per la vita“, un’iniziativa dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Promosso dal gruppo “Chei del Moss“, questo progetto si propone di coinvolgere la comunità attraverso eventi pubblici e percorsi formativi, per rendere più consapevole la popolazione sulle problematiche legate alla violenza di genere. La camminata vuole essere un momento di riflessione e di dialogo, dove le persone possono unirsi, camminare insieme e diffondere un messaggio di unità.
Collaborazione locale e sostegno
La commemorazione è stata patrocinata dal centro antiviolenza Voce Donna di Pordenone, che svolge un ruolo significativo nel supporto alle vittime di violenza. Questo intervento rappresenta un forte segnale di solidarietà e di azione locale per affrontare e contrastare il fenomeno della violenza di genere. L’incontro ha riunito numerosi volontari, sensibilizzati all’importanza di una rete di supporto solidale e attiva, che possa intervenire in situazioni di difficoltà e offrire assistenza alle persone vulnerabili.
L’evento non ha avuto solo l’intento di ricordare Giulia, ma ha messo in luce la capacità della comunità di reagire e unirsi in un unico coro, volto alla richiesta di giustizia e sicurezza. Il messaggio chiaro è che la memoria di Giulia non deve svanire nel tempo, ma deve continuare a ispirare azioni concrete contro ogni forma di violenza.
Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Elisabetta Cina