Alto Calore spa, società attiva nella gestione della distribuzione idrica in provincia di Avellino e in alcune aree del Sannio, ha ottenuto il concordato preventivo in continuità dal Giudice Fallimentare del Tribunale di Avellino, Gaetano Guglielmo. Questo provvedimento arriva in un momento delicato per l’ente, che si trova a fronteggiare un debito di circa 200 milioni di euro. Il piano prevede che la società sia in grado di rientrare dai debiti entro il 2028, dando un nuovo impulso all’attività di distribuzione dell’acqua nella regione.
Piano di rientro e gestione dei debiti
Il piano di rientro approvato dal giudice è articolato e prevede diverse azioni immediate. Tra queste, il pagamento delle spese di procedura e dei crediti deducibili, oltre all’integrale soddisfacimento dei creditori privilegiati. Per quanto riguarda i creditori chirografari, sarà applicata una percentuale di pagamento che dovrà essere calcolata nel rispetto delle disponibilità economiche della società. Il concordato preventivo in continuità non solo mira a ripianare i debiti, ma anche a garantire il mantenimento delle operazioni quotidiane, cruciali per i cittadini che dipendono dal servizio idrico.
Il Giudice Guglielmo, pur concedendo il concordato, ha evidenziato alcuni aspetti di criticità ed elementi di incertezza che potrebbero ostacolare il rispetto del piano di ristrutturazione. Tali preoccupazioni derivano da una situazione economica delicata e dalla necessità di una vigilanza continua nel monitorare la capacità di Alto Calore di generare entrate sufficienti a coprire le spese correnti e i pagamenti ai creditori.
L’intervento della Procura e il contesto attuale
La Procura di Avellino aveva sollevato preoccupazioni già nel 2021, richiedendo il fallimento dell’azienda quando il debito era stimato attorno ai 170 milioni di euro. Gli inquirenti avevano espresso dubbi circa la possibilità di garantire i diritti dei creditori e la continuità dell’ente, attivando così un’analisi approfondita della situazione economica di Alto Calore. La richiesta di fallimento aveva messo in evidenza la gravità dei problemi finanziari e la necessità di una gestione oculata e trasparente delle risorse.
La concessione del concordato preventivo da parte del giudice potrebbe ora rappresentare una possibilità di salvezza per l’azienda, offrendo un percorso strutturato per il risanamento. Tuttavia, resta fondamentale monitorare con attenzione gli sviluppi futuri, nonché le azioni intraprese da Alto Calore per rispettare i termini stabiliti. L’azienda dovrà dimostrare la propria capacità di generare flussi di cassa adeguati per onorare gli impegni assunti e ripristinare la fiducia dei creditori e degli utenti.
Implicazioni per la fornitura di acqua e la comunità
La situazione di Alto Calore spa ha ripercussioni dirette sulla qualità del servizio idrico nella provincia di Avellino e nei comuni del Sannio. Gli utenti attendono con interesse gli sviluppi legati al concordato e alla capacità della società di affrontare le sfide economiche. Il ripristino della solidità finanziaria è fondamentale per assicurare un servizio efficiente e continuo, che risponda alle necessità della popolazione.
In questo scenario, il ruolo del giudice e delle autorità competenti sarà cruciale per garantire una supervisione attenta e un supporto adeguato alla società durante il processo di risanamento. Gli interventi futuri dovranno essere orientati non solo verso la risoluzione dei debiti, ma anche verso la garanzia di un servizio di qualità, fondamentale per il benessere della comunità. La stabilità di Alto Calore, quindi, diventa una questione non solo economica, ma anche sociale, con impatti diretti sulla vita quotidiana dei residenti.
Ultimo aggiornamento il 12 Novembre 2024 da Marco Mintillo