Conflitto tra II Municipio di Roma e Regione Lazio per la chiusura della palestra di San Lorenzo

Lo sfratto dell’associazione “Vitattiva” dall’ex palestra di San Lorenzo solleva polemiche tra il II Municipio e la Regione Lazio, minacciando servizi sociali e sportivi vitali per la comunità.
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Conflitto tra II Municipio di Roma e Regione Lazio per la chiusura della palestra di San Lorenzo - (Credit: abitarearoma.it)

Il recente sfratto dell’associazione “Vitattiva” dall’ex palestra di via dei Campani 77, storica struttura del quartiere di San Lorenzo, ha innescato una serie di polemiche tra il II Municipio di Roma e la Regione Lazio. Questo spazio ha rappresentato per oltre vent’anni un punto di riferimento per la comunità, offrendo un importante servizio sociale e sportivo. Con l’ente regionale ora in possesso dell’immobile, la decisione di chiuderlo ha sollevato forti critiche da parte delle autorità locali, che vedono nel provvedimento un attacco ai valori sociali della comunità.

Lo sfratto e la reazione del II Municipio

L’associazione “Vitattiva”, che gestiva la palestra fino a questo provvedimento, è stata costretta a lasciare l’edificio, ora controllato dall’Asp Iraim, ente vigilato dalla Regione Lazio. La decisione di sfrattare l’associazione è stata confermata lo scorso ottobre, a seguito di discussioni avviate già nel mese di marzo. L’assessore municipale all’ambiente, rifiuti e sport, Rino Fabiano, ha trattato la questione con fermezza, definendo lo sfratto un “assurdo provvedimento di chiusura” che priva la comunità di un importante punto di riferimento. Fabiano ha evidenziato che la palestra ha avuto un ruolo cruciale nel fornire attività di assistenza e beneficenza per i residenti.

Questa situazione ha generato un forte dibattito e fermento tra gli abitanti di San Lorenzo, che si sono espressi contro la decisione, temendo la perdita di un servizio che ha rappresentato un valore aggiunto per il quartiere per due decenni. La chiusura della palestra mette a rischio l’accesso a servizi sportivi e attività ricreative che hanno sempre avuto come obiettivo l’inclusione e il benessere della comunità locale.

L’appello dell’assessore regionale e la mancanza di trasparenza

Rino Fabiano non è nuovo nel rivolgersi al suo omologo regionale, Massimiliano Maselli, per cercare di evitare lo sfratto e promuovere la ricerca di soluzioni alternative. Già sei mesi fa, Fabiano si era fatto portavoce delle esigenze della comunità, chiedendo di preservare il valore sociale della palestra. Tuttavia, la risposta da parte dell’assessore regionale è sembrata assente, e le richieste di confronto e dialogo sono rimaste inascoltate. Fabiano ha lamentato la mancanza di comunicazione riguardo alle future destinazioni d’uso dei locali ora vuoti.

Il silenzio da parte della Regione Lazio non ha fatto altro che aumentare la preoccupazione tra i cittadini di San Lorenzo, i quali temono che l’immobile possa essere trasformato in un luogo con usi non coerenti con le esigenze sociali del quartiere. Fabiano ha ribadito l’importanza di mantenere un presidio che possa continuare a offrire supporto, attività sportive e aggregazione sociale, sottolineando come la chiusura di spazi come quello dell’ex palestra di via dei Campani possa generare un vuoto preoccupante nella vita quotidiana del quartiere.

Le conseguenze per la comunità di San Lorenzo

La chiusura della palestra di via dei Campani rappresenta un problema non solo per i membri dell’associazione “Vitattiva”, ma per l’intera comunità di San Lorenzo. Negli ultimi anni, questa struttura ha servito come centro di aggregazione, dove residenti di tutte le età potevano trovare un luogo sicuro per attività sportive, eventi e iniziative sociali. La paura tra i residenti è forte: la possibilità che tale spazio venga destinato a usi commerciali o non sociali rappresenterebbe una grave perdita per un quartiere già messo a dura prova da trasformazioni urbane e cambiamenti demografici.

La bagarre tra il II Municipio e la Regione Lazio sul destino di questo spazio non è isolata. Essa mette in luce le difficoltà di gestione del patrimonio pubblico e di come decisioni a livello regionale possano influire profondamente sulla vita quotidiana dei cittadini. La comunità di San Lorenzo continua a chiedere un coinvolgimento e un dialogo trasparente per garantire che il futuro di luoghi così significativi non venga deciso senza il loro punto di vista. La speranza è che le autorità competenti possano ascoltare queste richieste e adottare misure che proteggano la storia e l’utilità di spazi gioiello come quello della palestra ex Ipab.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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