Il V Congresso internazionale “Healthy Lifespan – Positive Nutrition, Antiinflammation Diet, Physical Activity and Sport” ha avuto luogo a Milano, ospitato dalla Fondazione Paolo Sorbini e sostenuto da Enervit e Technogym. Durante il secondo giorno, esperti di nutrizione, medicina dello sport e ricerca hanno discusso dell’importanza di un invecchiamento sano, prevenendo fratture e cadute, condizioni comuni tra le persone anziane a causa della fragilità ossea.
La ricerca sull’assunzione di glucosio e il rendimento degli sportivi
Asker Jeukendrup, direttore di Mysportscience e professore presso la Loughborough University, ha presentato un recente studio che indica come l’assunzione di glucosio migliori il rendimento atletico. Nel confronto con un gruppo di controllo che riceveva un placebo, gli sportivi che hanno assunto glucosio hanno mostrato un miglioramento delle prestazioni del 9%. Anche l’assunzione combinata di glucosio e fruttosio ha dimostrato un ulteriore incremento delle performance, superando il 7%. Questi risultati suggeriscono che la nutrizione mirata può influenzare significativamente le capacità atletiche, un aspetto cruciale non solo per atleti professionisti ma anche per le persone che praticano sport a livello amatoriale.
L’integrazione di dati medici e fitness nella sanità futura
Jordan D. Metzl, medico dello sport, ha evidenziato la necessità di integrare i dati di fitness nei registri clinici. Oggi, quando un paziente visita un medico, riceve informazioni sui parametri vitali ma raramente dati relativi alla propria forma fisica. Metzl auspica che in futuro, la cartella clinica elettronica contenga anche informazioni sui livelli di attività fisica, facilitando il monitoraggio remoto. Questo approccio potrebbe migliorare la prescrizione e la personalizzazione dell’esercizio fisico, rendendolo parte integrante della gestione della salute.
Il ruolo della creatina nella salute degli anziani
Fabrizio Angelini, presidente della Società Italiana Nutrizione dello Sport e Benessere , ha illustrato come la creatina possa essere vantaggiosa, soprattutto per gli atleti di endurance. La sua capacità di mitigare la fatica e il dolore muscolare, oltre a esercitare un’azione antiossidante, la rende un integratore utile. Angelini ha sottolineato l’importanza della creatina anche per la popolazione anziana, poiché può ridurre il rischio di fratture, un aspetto cruciale per chi pratica attività fisica. Integrare creatina con una buona alimentazione e con l’esercizio fisico si rivela fondamentale per la prevenzione di cadute e fratture, sollevando questioni importanti per la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale .
Monitoraggio della performance e predittori di longevità
Silvano Zanuso, professore dell’ECU University di Perth e responsabile della ricerca di Technogym, ha enfatizzato l’importanza del VO2max, il massimo consumo di ossigeno. Questo parametro è un forte indicatore della mortalità e della salute funzionale. Allenare i parametri aerobici e di forza si è dimostrato correlato all’aspettativa di vita; migliorare questi aspetti contribuisce a ridurre il rischio di morte per tutte le cause. Zanuso ha suggerito che un’attività fisica regolare, sia di forza che aerobica, dovrebbe essere svolta almeno 2-3 volte a settimana per promuovere una vita sana.
Attività fisica e alimentazione: la sinergia per la salute
L’attività fisica si rivela cruciale non solo per la salute fisica ma anche per prevenire malattie cardiovascolari, come evidenziato da Zanuso. Una regolare attività aerobica migliora la funzione mitocondriale, mentre gli allenamenti di forza aiutano il muscolo a metabolizzare il glucosio. Fattori come l’obesità possono comportare un aumento significativo del rischio per diverse malattie, come il diabete e certi tipi di cancro, come sottolineato da Dorothy D. Sears dell’Arizona State University. Un’alimentazione corretta, sincronizzata con i ritmi circadiani, è fondamentale per mantenere sani i livelli di glucosio nel sangue e prevenire patologie.
Il microbiota intestinale e la salute generale
Karin Michels, professoressa di Epidemiologia alla UCLA, ha messo in luce l’importanza del microbiota intestinale, evidenziando come una maggiore varietà di batteri intestinali sia associata a una migliore salute. I soggetti obesi tendono a avere una diversità limitata nel loro microbiota, influenzato da fattori come dieta, genetica e stile di vita sedentario. Michels ha suggerito che per le persone con obesità, la chirurgia bariatrica possa essere un intervento efficace per ridurre il peso e migliorare la composizione del microbiota.
La discussione ha messo in evidenza vari aspetti essenziali per una vita sana e attiva, proponendo strategie concrete per evitare le problematiche legate all’invecchiamento e alla sedentarietà. Le indicazioni fornite dai relatori si rivelano fondamentali per migliorare la qualità della vita della popolazione, soprattutto degli anziani.
Ultimo aggiornamento il 5 Ottobre 2024 da Laura Rossi