La questione dell’handling aeroportuale a Fiumicino è al centro di una battaglia legale coinvolgente una delle aziende più rilevanti nel panorama dell’assistenza a terra. Swissport Italia, controllata svizzera, è stata esclusa dalla graduatoria di un’apposita gara indetta da Aeroporti di Roma, suscitando una serie di contestazioni e ricorsi al Tar del Lazio. La situazione ha attirato l’attenzione sia degli operatori di settore che degli utenti dei servizi aerei, in un momento in cui la gestione aeroportuale è cruciale per il proseguimento delle operazioni aeree quotidiane.
La battaglia legale per l’handling a Fiumicino
Le operazioni di handling comprendono una vasta gamma di servizi essenziali per l’efficienza degli scali aerei, tra cui accettazione, imbarco e sbarco dei passeggeri, gestione dei bagagli e rifornimento di cibo e bevande agli aerei. A Fiumicino, questo segmento di mercato è ricco di competitor, ma la gara indetta nel 2022 ha evidenziato una significativa ristrutturazione. AdR ha messo a bando i servizi di assistenza a terra, in seguito all’esaurimento del contratto di sette anni con gli operatori esistenti, tra cui Swissport, Aviapartner e Aviation Services.
Il colpo di scena è arrivato quando Swissport, primaria realtà a livello mondiale nel settore, è stata esclusa dalla nuova lista di operatori vincitori, lasciando il campo a Airport Handling, una società del gruppo Dnata. La commissione di aggiudicazione ha assegnato a Swissport un punteggio che non ha soddisfatto i requisiti per la vincita, provocando così un contesto di incertezza normativo e operativo per i servizi di assistenza a terra all’aeroporto romano.
La posizione di Swissport e le conseguenze occupazionali
Swissport, presente a Fiumicino dal luglio 2022, ha acquisito le attività di handling di Alitalia, ereditando non solo le operazioni, ma anche circa 1.800 ex dipendenti. Nonostante la recente esclusione dalla gara, Swissport continua a operare fornendo servizi a Ita Airways e detenendo una consistente quota di mercato che supera il 50% nell’aeroporto di Roma. Il colosso del settore non si è fermato ma ha avviato un ricorso al Tar del Lazio, contestando la procedura della gara e i criteri di selezione utilizzati dalla commissione.
La decisione del Tar è attesa con grande interesse sia dal settore aeroportuale che dai lavoratori coinvolti, poiché la vicenda si sta rivelando cruciale per il futuro occupazionale e operazionale nell’area. La riorganizzazione del personale e le potenziali assunzioni future promesse da Swissport dipendono ora dal risultato di questo contenzioso legale.
La decisione del Tar e le implicazioni per il futuro
Il Tar del Lazio ha emesso una sentenza in data 29 ottobre 2023, respingendo la maggior parte dei motivi di ricorso presentati da Swissport. Tuttavia, uno dei punti contestati è stato accolto, riaccendendo la possibilità di una rivalutazione del processo di selezione. La contestazione riguardava la presenza di una condanna per bancarotta fraudolenta improrogabile dell’amministratore di Aviapartner, non dichiarata nel corso della gara.
Questa sentenza potrebbe influire non solo sull’attività di Swissport, ma anche sulla reputazione e sulla legalità della gara stessa. Il Tar ha confermato che il certificato del casellario giudiziale deve essere considerato per la valutazione dell’integrità di chi gestisce le aziende di handling. Pertanto, la questione sul rispetto dei requisiti per una corretta gestione della gara potrebbe comportare nuove procedure o una revisione del contratto di assegnazione dei servizi a terra.
La vicenda di Swissport e la sua esclusione dal servizio di handling a Fiumicino rappresentano un capitolo significativo in un contesto già complesso come quello del trasporto aereo italiano, che attende ora sviluppi decisivi da questo contenzioso legale.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Sofia Greco