Il 22 e 23 novembre, l’Università Internazionale degli Studi e La Sapienza di Roma ospiteranno un’importante iniziativa volta a esplorare l’umanizzazione delle cure. Questo convegno, che riunisce esperti di medicina, arte e formazione, intende promuovere un confronto tra discipline apparentemente distanti, mettendo in luce come la sinergia tra arte e salute possa migliorare la relazione medico-paziente. Gli organizzatori hanno invitato relatori di primo piano, per discutere strategie e progetti innovativi nel settore della cura e del benessere.
L’importanza del dialogo tra arte e scienza
Il convegno si prefigge di abbattere le barriere tra conoscenze diverse e di promuovere un linguaggio comune tra medici e pazienti. Arte e medicina sono visti come strumenti fondamentali per il benessere psicofisico e per costruire un ambiente più empatico e accogliente nei contesti sanitari. Attraverso una varietà di eventi programmati, tra cui seminari e presentazioni, i partecipanti avrebbero l’opportunità di riflettere su come l’approccio umanistico possa trasformare l’esperienza della cura.
Questo evento non è solo un’occasione di insegnamento accademico, ma un invito a una riflessione profonda sulla necessità di integrare le emozioni e la creatività nei percorsi di guarigione. Ogni relatore svolgerà un ruolo cruciale, contribuendo con la propria esperienza personale e professionale al fine di avanzare idee innovative e pratiche efficaci da implementare nei servizi di salute pubblica e privata.
Progetti innovativi nel campo della salute
Uno dei progetti chiave che sarà presentato durante il convegno è la “cartella clinica umanizzata”, ideata da Rosalba Panzieri, scrittrice e attrice. Questa iniziativa mira a trasformare il modo in cui i professionisti della salute interagiscono con i pazienti, favorendo relazioni basate su empatia e comunicazione aperta. Panzieri userà una performance teatrale per illustrare concetti cruciali della sua proposta, sottolineando l’importanza di una nuova cultura dell’umanità, in grado di restituire alle origini il rapporto tra medico e paziente.
Il progetto ha già dimostrato risultati promettenti durante i tour di sperimentazione negli ospedali italiani, e si dettaglia come uno strumento che potrebbe notevolmente migliorare l’approccio terapeutico. La performance teatrale porterà in vita questo concetto, rendendolo più accessibile e comprensibile anche agli studenti presenti.
Riflessioni sulla comunicazione nel rapporto medico-paziente
Durante la giornata di sabato, Paolo Petralia, ex direttore generale del Gaslini di Genova e attuale vice presidente vicario della Fiaso, interverrà su un tema molto attuale: la necessità di prendersi cura, un elemento che non solo precede, ma amplifica l’efficacia delle cure stesse. Petralia porterà l’attenzione sull’importanza della comunicazione nell’ambito sanitario, sottolineando come una relazione di fiducia tra medico e paziente possa tradursi in esiti terapeutici migliori.
A sua volta, Cristoforo Pomara, professore di Medicina Legale all’Università di Catania, evidenzierà come la legge riconosca la comunicazione come un momento fondamentale di cura. L’adeguatezza e la tempestività delle informazioni scambiate risultano key per la prevenzione dei conflitti in ambito sanitario. Ogni relatore contribuirà a mettere in luce aspetti distintivi e pratici della comunicazione come parte integrante del processo di assistenza.
Queste giornate di studio offrono un’importante opportunità per formare una nuova generazione di professionisti, consapevoli dell’importanza di un approccio umano nel settore sanitario, e possono avere un impatto significativo sui modelli di assistenza futuri. Non resta che attendere gli interventi di questi esperti, che arricchiranno il dibattito con le loro conoscenze e visioni.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Marco Mintillo