Un’importante operazione giudiziaria ha condotto alla decisione di patteggiare le pene per Luigino Dellerba, ex sindaco di Aurigo, e Vincenzo Speranza, imprenditore della “Edilcantieri Costruzioni srl”. Quest’ultimo è accusato di aver corrotto l’ex amministratore locale in cambio di favori per lavori pubblici. L’inchiesta, avviata nel 2022, ha messo in luce una rete di corruzione che vede coinvolti dodici indagati.
I dettagli dell’arresto e dell’inchiesta
Nel giugno del 2022, il caso ha preso piede quando i carabinieri hanno arrestato Dellerba e Speranza in flagranza di reato. Durante l’operazione, è emerso che l’ex sindaco riceveva una tangente di duemila euro dall’imprenditore, un atto che ha sollevato un’importante indagine sulla gestione dei lavori pubblici ad Aurigo. Questo episodio è solo uno degli elementi di un’inchiesta più ampia che ha rivelato diversi filoni di corruzione, coinvolgendo vari protagonisti locali.
L’accusa ha portato rapidamente a un’analisi accurata da parte delle autorità, le quali hanno avviato azioni legali contro tutti i soggetti coinvolti, in particolare quelli ritenuti più responsabili. La decisione di optare per il patteggiamento è stata vista come una strategia per affrontare le conseguenze legali in modo meno gravoso possibile.
Le conseguenze del patteggiamento
Oggi, davanti al giudice dell’udienza preliminare Massimiliano Botti, Dellerba e Speranza hanno concordato un patteggiamento rispettivamente di due anni e di due anni e sei mesi, con pena sospesa. Entrambi dovranno scontare la pena svolgendo lavori di pubblica utilità, un modo per rendere servizio alla comunità e dimostrare una certa responsabilità rispetto ai reati commessi. Mentre Speranza lavorerà presso la Croce Bianca, Dellerba si dedicherà a piccole attività presso una casa di riposo, con un impegno di tre giorni a settimana.
Il magistrato Alberto Lari, procuratore di Imperia, ha accolto le attenuanti generiche per i due imputati, un fattore chiave nella determinazione della pena. Le attenuanti sono state concesse per aver risarcito il danno creato, per aver scelto un rito alternativo e per aver confessato gli addebiti in modo chiaro durante l’udienza.
Situazione degli altri indagati
Il caso non si limita ai due principali imputati. È stato concordato un patteggiamento di due anni, con pena sospesa, anche per Gaetano Speranza, fratello di Vincenzo, e per Marino Masi, geometra del Comune di Imperia. Altri coinvolti, come gli imprenditori Enzo Macrì e Piero Aldo Aicardi, hanno optato per il giudizio abbreviato, mentre Fabrizio Rosa, un geometra dell’ufficio tecnico di Castelvittorio, ha scelto il rito ordinario per la propria posizione.
Nel frattempo, sono già stati concordati patteggiamenti, tra cui quello di un anno per Pier Carlo Gandolfo, ex vicesindaco di Aurigo, che è anche dipendente della Provincia. Questo avvicendarsi di decisioni legali evidenzia la complessità dell’inchiesta e l’importanza di affrontare riforme nel sistema di assegnazione dei lavori pubblici per evitare situazioni analoghe in futuro.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Sofia Greco