Un fenomeno di perdita di follower su X, ex Twitter, ha colpito numerosi utenti, sia famosi sia comuni, generando preoccupazione e dibattito. Questo calo è legato a diverse circostanze, tra cui il risultato delle recenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti e la nomina di Elon Musk a un’importante carica governativa. Le segnalazioni di utenti colpiti da questa situazione sono molteplici e si articolano intorno a tre principali cause: disattivazione di account bot, una fuga di utenti e una presunta penalizzazione di contenuti critici nei confronti di Musk.
Disattivazione degli account e preoccupazione per la fuga di utenti
Negli ultimi giorni, diverse storiche testate come La Vanguardia e The Guardian hanno riportato la notizia di un significativo esodo di utenti da X. Celebrità e volti noti come Jamie Lee Curtis e Francesco Guccini hanno annunciato la chiusura dei propri profili come segno di protesta contro la nomina di Musk e le sue posizioni pubbliche. Ma non solo personaggi famosi: migliaia di utenti comuni stanno lasciando il social network, spesso accompagnati da messaggi nei quali esprimono il disorientamento e l’ansia per la scomparsa dei follower.
Chi utilizza il social per comunicare ha iniziato a segnalare allarmanti perdite, con utenti che dichiarano esplicitamente di aver visto il proprio numero di follower crollare vertiginosamente. Messaggi come “Ho perso 1.000 follower la notte scorsa” e “Che succede? Ho perso 5.000 follower” sono diventati comuni e rispecchiano un disagio collettivo. Molti utenti attribuiscono la causa alla disattivazione di numerosi account bot che, prima, aumentavano artificialmente le interazioni, mentre altri suggeriscono che ci sia una fuga di massa da parte di chi non condivide più l’orientamento di X sotto la guida di Musk.
Penalizzazione dei contenuti critici nei confronti di Musk
Una questione emersa con prepotenza è quella riguardante la penalizzazione di contenuti considerati critici nei confronti di Elon Musk. Molti utenti notano che, dopo aver condiviso opinioni contrarie o post che evidenziano conflitti di interesse legati alla nomina di Musk, hanno visto un drastico calo delle visualizzazioni sui loro tweet e una diminuzione del numero di follower. La situazione si fa particolarmente visibile nei post di giornalisti e attivisti che mettono in discussione le scelte di Musk, ormai diventato una figura centrale non solo nel mondo della tecnologia, ma anche nella politica statunitense.
Uno degli utenti, Il Signor Distruggere, ha insinuato che dopo aver condiviso un post del Quirinale che criticava Musk, ha perso esattamente 500 follower. Questo dimostra come la sua figura generi divisioni anche tra utenti italiani, con alcuni che esprimono preoccupazione per la mancanza di libertà di espressione. Secondo un articolo di The London Economic, sotto la direzione di Musk, i contenuti di destra sembrerebbero ottenere maggiore visibilità, mentre quelli critici verso di lui o che si distaccano dalla sua ideologia verrebbero penalizzati.
La denuncia di questa asimmetria ha ulteriormente alimentato il dibattito su come il potere di Musk stia incidendo sulle dinamiche di comunicazione su X, sollevando interrogativi sulla trasparenza e l’equità delle piattaforme social. Le segnalazioni di utenti che ironicamente affermano: “Dobbiamo aver fatto qualcosa di giusto”, dopo aver perso migliaia di follower, stanno diventando sempre più frequenti.
La questione della gestione dei contenuti su X rimane un argomento caldo e molto discusso, in particolare in un periodo di cambiamenti politici e sociali significativi, dove i social hanno un ruolo fondamentale nel plasmare l’opinione pubblica. La situazione attuale di X si presenta quindi come una fotografia complessa di una comunità in movimento, tra chi protesta, chi abbandona e chi cerca di comprendere quale sarà il futuro di un social che, ora più che mai, appare instabile.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Donatella Ercolano