Il mercato vinicolo italiano continua a ottenere risultati straordinari negli Stati Uniti, che si confermano come la principale destinazione per l’export di vini italiani. I dati più recenti, presentati in occasione della prima edizione del Vinitaly Usa a Chicago, rivelano un incremento significativo delle vendite nel primo semestre del 2024, con un valore di 939 milioni di euro. Questo rappresenta il 29% delle vendite globali, evidenziando una crescita continua e sorprendente per un settore che ha saputo adattarsi e rispondere alle sfide del mercato.
I dati sull’export di vini italiani
Secondo i calcoli effettuati dall’Osservatorio Federvini in collaborazione con Nomisma, le esportazioni di vini italiani negli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 4,7% in valore e del 2,5% in volume rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, il primo semestre ha visto un giro d’affari di 668 milioni di euro per i vini fermi, mentre gli spumanti hanno totalizzato 260 milioni di euro. Il Prosecco si conferma il protagonista indiscusso del settore: nelle prime fasi del 2024 ha raggiunto un valore di 225 milioni di euro, con una crescita del 5,7% rispetto al 2023.
Accanto al Prosecco, si evidenziano performance incoraggianti anche per i vini rossi provenienti da Toscana e Piemonte, e per i bianchi siciliani, a testimonianza della varietà e ricchezza dell’offerta vinicola italiana. Questo andamento positivo è un segno di fiducia per il settore, che mostra non solo un incremento nominale ma anche un aumento della quantità esportata, indicando un interscambio sempre più robusto con il mercato americano.
La raccolta di premi e riconoscimenti
Un momento significativo della manifestazione Vinitaly Usa è stato l’annuncio dei Top 10 Wines of 2023, una classifica prestigiosa curata da Wine Spectator. Tre etichette italiane si sono distinte in questa selezione, un chiaro segno della crescente attenzione e valorizzazione dei vini italiani sulle tavole degli americani. Tra i vini premiati, il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano, il Taurasi Radici Riserva 2016 di Mastroberardino e il Chianti Classico Marchese Antinori Riserva 2020 sono stati riconosciuti per la loro qualità straordinaria e il loro potenziale d’influenza sul mercato.
Micaela Pallini, presidente di Federvini, nel suo intervento ha sottolineato come, negli ultimi vent’anni, le vendite di vino italiano negli Stati Uniti siano aumentate complessivamente del 188%. Questo risultato straordinario è stato possibile grazie a un processo di innovazione e promozione continua, che ha permesso ai produttori italiani di adattarsi alle preferenze di un pubblico globale.
L’impatto della New York Wine Experience
La settimana dedicata al Vinitaly Usa ha coinciso con la New York Wine Experience, un evento di grande rilevanza per il settore vinicolo. Questo ha ulteriormente aumentato l’attenzione verso i vini italiani, che si sono fatti notare accanto ai migliori vini del mondo. La combinazione di eventi ha creato un ambiente favorevole per l’interazione tra produttori italiani e importatori statunitensi, rafforzando i legami e favorendo nuove opportunità commerciali.
Federvini ha evidenziato come questo slancio nel mercato americano sia espressione di un settore vinicolo che, pur affrontando un contesto economico globale complicato, riesce a mantenere un trend di crescita sostenuto e significativo. I vini italiani stanno non solo conquistando il mercato, ma anche il cuore degli appassionati, garantendo così un futuro luminoso per l’export vinicolo del Paese.
Il successo di iniziative come il Vinitaly Usa dimostra che investire nella qualità e nella promozione del vino può portare a risultati tangibili e apprezzati, rendendo l’Italia un leader irrinunciabile nel panorama vinicolo mondiale.
Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Sofia Greco