Crescita occupazionale a settembre: 538mila posti di lavoro programmati in Italia

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Crescita occupazionale a settembre: 538mila posti di lavoro programmati in Italia - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Il mercato del lavoro italiano è in fermento a settembre, con un totale di 538mila posizioni aperte da aziende che offrono contratti a tempo determinato superiori a un mese o a tempo indeterminato. Questi dati, forniti dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, evidenziano un aumento rispetto alle previsioni di assunzione, segnalando un incremento complessivo rispetto all'anno precedente. Le opportunità si concentrano maggiormente nel settore dei servizi, con un andamento differente rispetto all'industria.

Analisi del trend occupazionale

Incremento delle assunzioni

Le previsioni occupazionali per il mese di settembre 2024 mostrano un incremento di 7mila posti di lavoro rispetto al mese scorso, segnando un +1,3%. Per il trimestre che va da settembre a novembre 2024, il numero totale di assunzioni previste supera di poco 1,4 milioni, mantenendosi stabile rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente con un +0,1%. Questo trend positivo è principalmente alimentato dal comparto dei servizi, che si conferma il motore della crescita occupazionale italiana.

Il settore dei servizi in primo piano

Il settore terziario si rivela il maggior propulsore di assunzioni, con ben 386mila contratti programmati a settembre, rappresentando un aumento del 3,9% rispetto allo scorso anno. Per il trimestre, il totale delle assunzioni nel settore dei servizi supera il milione. Le imprese turistiche e commerciali giocano un ruolo determinante in questo contesto, mostrando incrementi significativi: +21,4% e +25,4% rispettivamente. Tuttavia, il panorama è meno roseo per il settore industriale, che ha visto una domanda in calo, con 152mila posti programmati a settembre, in flessione rispetto all’anno scorso, con una diminuzione di 7mila posizioni.

Il comparto industriale e le sue sfide

Rallentamento delle assunzioni nel settore industriale

Le cifre relative al settore manifatturiero sono indicative di una situazione complessa. Le imprese si trovano a dover affrontare una ricerca di circa 98mila lavoratori a settembre, con un piccolo calo del 1% rispetto all'anno precedente. Anche il settore delle costruzioni ha visto una flessione significativa, con oltre 54mila posti programmati, registrando un decremento del 10,5%. Le aziende manifatturiere più attive includono la meccatronica, che cerca 24mila lavoratori, seguita dalla metallurgia con 18mila e dalle industrie alimentari con 17mila.

Le difficoltà di reperimento

Le imprese industriali stanno affrontando grandi sfide nel reperimento del personale. In particolare, il Bollettino Excelsior segnala che nella categoria degli operai specializzati si riscontra il tasso più elevato di difficoltà, con il 65,6% delle posizioni considerate difficili da coprire. Situazioni simili si registrano per i dirigenti e le professioni tecniche, evidenziando un mismatch preoccupante nel mercato del lavoro.

Opportunità nel terziario e per i giovani

Aumento delle assunzioni nel terziario

Nel settore terziario, le richieste di lavoro sono segmentate in vari ambiti. I servizi alle persone si attestano con la ricerca di 101mila lavoratori nel mese e 201mila nel trimestre. Tuttavia, la domanda in questo settore è diminuita rispetto all’anno precedente. Al contrario, il settore turistico ha visto un notevole incremento, testimoniato dalle 84mila richieste di lavoro in settembre e 238mila per il trimestre, segnando rispettivamente +21,4% e +22,9%.

Giovani e opportunità lavorative

Le opportunità di lavoro per i giovani sotto i 30 anni sono particolarmente promettenti, con circa 165mila assunzioni previste, pari al 30,6% del totale. I settori che offrono maggiori chance ai giovani includono i servizi finanziari e assicurativi e quelli informatici, con elevate percentuali di ingressi coperti da lavoratori giovani.

Disuguaglianze territoriali e prospettive future

Domanda di lavoro a livello territoriale

A livello regionale, le aree del Nord Ovest e del Centro evidenziano un incremento nella domanda di lavoro, con un aumento di 6mila assunzioni ciascuna. La situazione è invece stazionaria nel Sud e nelle Isole, mentre il Nord Est mostra una contrazione con una perdita di 4mila posizioni. Questo scenario evidenzia come le opportunità di lavoro non siano uniformemente distribuite, portando a disuguaglianze territoriali significative.

Conclusione delle osservazioni

All’interno di questo quadro complesso, le imprese italiane continuano a fare fronte a sfide considerevoli nel cercare di colmare le posizioni vacanti, complicate dalla carenza di candidati. Le attese per il futuro rimangono incerte, ma i segnali provenienti dal mercato del lavoro potrebbero rivelarsi fondamentali per l’economia italiana nei mesi a venire.

Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2024 da Sara Gatti

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