Il mercato delle crociere sta vivendo un periodo di notevole espansione, contribuendo in modo significativo all’economia dei porti del Lazio. Nel corso dei primi nove mesi del 2024, il porto di Civitavecchia ha accolto un numero record di crocieristi, avvicinandosi a traguardi storici. I dati evidenziano un aumento delle crociere e un trend positivo che promette di continuare anche nei prossimi mesi, con impatti rilevanti anche sull’industria turistica della regione.
Dati sul turismo crocieristico a Civitavecchia
Nel dettaglio, il porto di Civitavecchia ha registrato l’ingresso di 2.782.239 crocieristi, mostrando un incremento dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo si avvicina alla soglia di 3,5 milioni, un obiettivo che, se raggiunto, segnerebbe un nuovo record storico. Il porto non è solo un punto di partenza, ma si sta affermando come “home port”, dove i passeggeri decidono di imbarcarsi e sbarcare, con un aumento del 10,2% nelle operazioni di imbarco e sbarco.
La crescita è visibile anche nel numero di accosti, che ha toccato le 655 unità, un incremento di 41 accosti rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo sviluppo positivo non solo riflette un aumento del traffico di passeggeri, ma suggerisce anche un rafforzamento della posizione di Civitavecchia nel panorama delle crociere nel Mediterraneo.
Andamento del settore merci nel Lazio
Il segmento delle merci, tuttavia, ha un andamento contrastante. I porti di Roma e del Lazio hanno movimentato complessivamente poco più di 10 milioni di tonnellate di merci, registrando una contrazione del 7,4% . Questa diminuzione è principalmente legata al crollo delle merci solide importate nel porto di Civitavecchia, dove si è registrata una flessione del 19,1%, attribuibile al carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, in procinto di chiudere entro il 2025. Nei primi nove mesi, il porto ha sbarcato solo poco più di 70 mila tonnellate di carbone.
Ci sono comunque segnali di ripresa in alcune categorie di merci, segnatamente le rinfuse solide che mostrano un notevole progresso. I prodotti metallurgici e minerali di ferro sono aumentati del 61,6%, con 442.504 tonnellate movimentate, mentre la categoria di minerali grezzi e cementi ha visto un eccezionale incremento del 352%, raggiungendo un totale di 128.486 tonnellate. Anche le rinfuse liquide hanno segnato un incremento del 16,9%, con un totale di 913.693 tonnellate movimentate.
Performance dei porti di Fiumicino e Gaeta
Al di fuori di Civitavecchia, anche gli altri porti del Lazio mostrano performance positive. Il porto di Fiumicino ha visto un aumento del traffico complessivo pari al 6,6%, grazie all’importante flusso di prodotti raffinati destinati all’aeroporto Leonardo da Vinci. In totale, sono state movimentate più di 2,5 milioni di tonnellate.
Il porto di Gaeta ha fatto registrare un incremento ancor più significativo, con un aumento del 32,7% nel settore delle merci solide, contribuendo a un incremento totale del traffico prossimo al 9% per un totale di 1.415.846 tonnellate movimentate. Questo dimostra la resilienza e l’importanza strategica dei porti del Lazio nel contesto economico attuale, mentre si preparano a rispondere alle sfide future del mercato.
Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Elisabetta Cina