Critiche all’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione Marche: il Gruppo Pd chiede chiarezza

Il Gruppo Pd chiede trasparenza nella gestione economica dell’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione Marche, sollevando preoccupazioni su affidi diretti e flusso di fondi, con richieste di una Commissione d’inchiesta.
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Critiche all'Agenzia per il Turismo e l'Internazionalizzazione Marche: il Gruppo Pd chiede chiarezza - (Credit: www.ansa.it)

Le recenti polemiche riguardanti l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione Marche hanno riacceso il dibattito politico nella regione. Il Gruppo Pd, capitanato da Anna Casini, ha lanciato un appello per una maggiore trasparenza sugli affidi diretti e sulla gestione delle risorse economiche. Le dichiarazioni rilasciate durante una conferenza stampa hanno evidenziato preoccupazioni riguardo al flusso di denaro e all’efficienza operativa dell’agenzia, richiedendo una risposta immediata da parte della giunta.

Le critiche del Gruppo Pd all’agenzia per il turismo

La recente conferenza stampa tenutasi a Palazzo delle Marche ha visto il Gruppo Pd intensificare le sue critiche nei confronti di Atim. Con Anna Casini come portavoce, il partito ha denunciato la presunta mancanza di controllo nella gestione delle finanze pubbliche legate all’agenzia. Le affermazioni riguardano, in particolare, un eccessivo e non giustificato afflusso di fondi, che i membri del partito definiscono come “un flusso incontrollato di denaro”.

In questo contesto, il Pd ha annunciato di non limitarsi a una semplice interrogazione, ma di avanzare richiesta per una Commissione d’inchiesta. Questa decisione deriva soprattutto dai rilievi effettuati dalla Corte dei Conti, la quale ha espresso serie preoccupazioni sulla gestione economica di Atim, definendola “assai problematica”.

I membri del Gruppo sottolineano l’importanza di chiarire non solo gli specifici affidi diretti, ma anche la destinazione finale dei fondi. Le domande poste dai rappresentanti democratici riguardano la trasparenza del processo, i criteri di selezione dei soggetti beneficiari dei fondi e le tempistiche di tali economie. Secondo Micaela Vitri, le anomalie riscontrate giustificherebbero un approfondimento significativo.

Gli interventi dei rappresentanti pd sulla gestione economica di atim

Romano Carancini, un esponente di spicco nel Pd, ha imputato responsabilità dirette al presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Carancini ha sottolineato che la situazione di Atim potrebbe essere il frutto di una mancata supervisione da parte del presidente, evidenziando come le scelte effettuate potrebbero riflettere una lacuna di controllo.

La Corte dei Conti ha evidenziato vari profili di inefficienza nella gestione dell’Agenzia, mettendo in discussione la correttezza delle operazioni compiute. La mancanza di rispetto dei principi contabili fondamentali ha suscitato preoccupazioni non solo fra i membri del Pd, ma anche tra i cittadini, che chiedono maggiori garanzie su come le risorse pubbliche vengano gestite e impiegate.

L’agenzia, creata con l’intento di promuovere le Marche sul piano turistico e internazionale, è ora al centro di un acceso dibattito. I membri del Gruppo Pd dubitano che Atim stia realmente adempiendo al suo compito principale, sollevando interrogativi su come e a chi i fondi siano stati effettivamente assegnati. Le richieste di chiarimenti si concentrano, in particolare, su specifici affidi diretti legati ad eventi organizzati a Gabicce Mare, rivelando un interesse specifico sulle pratiche di liquidazione e su come siano state effettuate.

I rilievi della corte dei conti e le risposte del pd

La valutazione della Corte dei Conti ha acceso il dibattito intorno alla gestione economica dell’Agenzia. Riferendosi alla qualità dei contratti stipulati, l’organo di controllo ha utilizzato termini come “convulso e frenetico” per descrivere il rapporto tra Regione e Atim. I risultati ottenuti suggeriscono la necessità di una revisione pratica e immediata delle operazioni in atto nell’organismo regionale.

Fabrizio Cesetti, esponente dem che ha attivato un’iniziativa legislativa per abbattere la legge di istituzione di Atim, ha sottolineato come i risultati della Corte siano sovrapponibili alle critiche avanzate da tempo dal suo partito. Il Pd ha persino etichettato la situazione come uno “scandalo”. Le operazioni di Atim sono state definite problematiche, comprese quelle relative alla gestione dei voli di continuità con Aeroitalia e contratti di promozione, ritenuti non chiari.

Le preoccupazioni dei rappresentanti del Pd riguardano anche la spesa sostenuta per l’affitto della sede di Atim, oltre a specifici contratti relativi a eventi di promozione turistica. I 22mila euro spesi annualmente per l’affitto della sede, giudicati da parte della Corte privi di giustificazione, hanno suscitato ulteriori interrogativi sulla conduzione economica e sulla necessità di garantire una gestione trasparente e responsabile delle risorse pubbliche.

La questione dei contratti e le prospettive future

Un’altra area di maggiore attenzione è stata sollevata dal vice presidente del Consiglio regionale Maurizio Mangialardi, relativo all’“addendum” contrattuale stipulato con l’ex commissario tecnico Roberto Mancini. Avendo notato come il contratto includeva una cifra rilevante per la promozione della Regione verso Paesi extra-UE, il Pd ha contestato la validità del contratto, ritenendo che il passaggio dell’ex ct con la nazionale dell’Arabia Saudita avrebbe comportato la sua risoluzione.

Inoltre, il delegato Antonio Mastrovincenzo ha parlato della mancanza di revisione e di assemblaggi critici nella gestione complessiva di Atim. La tempistica riguardante il bando pubblicato per supportare i Comuni del cratere sismico ha altresì sollevato dubbi, dato che il bando stesso è stato lanciato e chiuso in un periodo molto ristretto, destando preoccupazioni circa l’effettivo supporto che potrebbe essere fornito a queste comunità.

Le richieste di chiarezza evidenziano una crescente esigenza di responsabilità da parte dei vertici regionali. In una regione che ha bisogno di un’agenzia efficiente e ben gestita, le critiche mosse dal Gruppo Pd pongono interrogativi complessi circa la trasparenza e l’integrità della gestione economica di Atim.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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