Cyber-spie a Milano: braccialetto elettronico per due indagati nell’inchiesta Dda e Dna

Un’inchiesta della DDA di Milano ha portato agli arresti domiciliari quattro persone, tra cui un ex poliziotto e un tecnico informatico, per una presunta rete di cyber-spionaggio legata a una società investigativa.
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Cyber-spie a Milano: braccialetto elettronico per due indagati nell'inchiesta Dda e Dna - Gaeta.it

Un’inchiesta della DDA di Milano e della DNA ha svelato una presunta rete di cyber-spie che ha portato ai domiciliari quattro persone. Tra queste, Carmine Gallo, ex poliziotto, e Nunzio Samuele Calamucci, tecnico informatico, hanno ricevuto il braccialetto elettronico come misura cautelare. L’operazione ha messo in luce dettagli inquietanti sulle attività di spionaggio che avrebbero avuto come epicentro gli uffici di una nota società di investigazione privata.

L’inchiesta sulle cyber-spie

L’operazione ha avuto inizio con un’articolata indagine della DDA di Milano e della DNA. Gli inquirenti hanno raccolto prove che suggeriscono l’esistenza di una rete attiva nel campo del cyber-spionaggio. Le indagini hanno preso avvio in seguito a segnalazioni e a un incremento di attività sospette legate a diversi individui, coinvolti in operazioni di acquisizione illegittima di informazioni. Queste pratiche sono state condotte con l’ausilio di tecnologie avanzate, atte a eludere i sistemi di sicurezza e di protezione delle informazioni.

L’indagine ha rivelato che gli indagati avrebbero potuto sfruttare software e strumenti per infiltrarsi in sistemi informatici protetti, raccogliendo dati riservati di aziende, enti pubblici e privati. Questo ha immediatamente destato l’attenzione delle autorità, che hanno iniziato a monitorare gli spostamenti e le attività dei sospettati. La scoperta di collegamenti con una società di investigazione ha aggiunto un ulteriore elemento di preoccupazione, poiché evidenziava un possibile uso improprio di strumenti adeguati per operazioni legali.

Le misure restrittive imposte

Il 25 ottobre è stata emessa una misura cautelare per i quattro indagati, che ha portato all’imposizione degli arresti domiciliari. Questo provvedimento è stato motivato dalla gravità dei reati contestati e dalla necessità di evitare ulteriori atti illeciti. Gallo e Calamucci sono stati tra i primi a ricevere il braccialetto elettronico, strumento che permette una sorveglianza costante nonostante la loro libertà limitata. Questo dispositivo consente alle autorità di monitorare in tempo reale i movimenti dei soggetti coinvolti, garantendo al contempo una moderata libertà di movimento.

La disposizione del braccialetto è stata decisa dal giudice Fabrizio Filice, che ha considerato questa misura come un deterrente efficace contro possibili fughe o comunicazioni con eventuali complici. Gli altri due indagati, Giulio Cornelli e Massimiliano Camponovo, al momento non hanno ricevuto il braccialetto, ma restano comunque sottoposti agli arresti domiciliari. La loro identificazione come figure chiave nella presunta rete di spionaggio è particolarmente rilevante, poiché si ritiene potessero avere un ruolo significativo nell’organizzazione delle operazioni.

La società a capo delle indagini

Gli uffici di Equalize, la società di investigazione privata coinvolta nel caso, hanno attirato l’attenzione per il loro legame con l’inchiesta. Enrico Pazzali, il presidente della Fondazione Fiera, ha deciso di autosospendersi in attesa degli sviluppi delle indagini. Questo gesto solleva interrogativi sulla gestione della società e sulla trasparenza delle operazioni condotte.

Le attività di Equalize erano state già scrutinizzate da tempo, soprattutto per la loro coordinazione con clienti pubblici e privati. La direzione da parte di un ex poliziotto e di un tecnico esperto nel settore informatico ha creato non poche speculazioni sulle pratiche aziendali. La situazione ha portato a un’escalation di approfondimenti da parte delle autorità per chiarire eventuali responsabilità più ampie.

La prosecuzione dell’indagine è ora attesa con grande interesse, poiché potrebbe rivelare ulteriori dettagli su una rete più vasta e su possibili connivenze con strutture esterne. La necessità di mantenere l’integrità del sistema informatico e delle informazioni sensibili è un tema centrale, di crescente rilevanza nel contesto attuale.

Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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