Dacia Maraini visita Villa Maraini: un impegno per la cura delle dipendenze patologiche

Dacia Maraini visita il centro antidroga Villa Maraini-Cri, sostenendo un approccio umanitario e terapeutico per le dipendenze, evidenziando l’importanza della riabilitazione rispetto alla criminalizzazione degli utenti.
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Dacia Maraini visita Villa Maraini: un impegno per la cura delle dipendenze patologiche - Gaeta.it

La scrittrice Dacia Maraini ha recentemente visitato il centro antidroga Villa Maraini-Cri, esprimendo il suo sostegno per la causa della cura delle dipendenze patologiche. Durante l’incontro, la Maraini ha sottolineato l’importanza di non criminalizzare gli utilizzatori di sostanze, enfatizzando la necessità di un approccio umanitario e terapeutico anziché punitivo. La visita ha offerto l’opportunità di esplorare i servizi forniti dalla fondazione e di riflettere sulla filosofia d’intervento che da oltre quarant’anni rappresenta un esempio di best practice nel settore.

Il sostegno di Dacia Maraini al centro antidroga Villa Maraini-Cri

Durante la sua visita a Villa Maraini, Dacia Maraini è stata accolta dal fondatore Massimo Barra e dal presidente Gabriele Mori. La scrittrice ha avuto modo di approfondire la missione del centro, che ogni giorno supporta circa 700 persone nella Capitale, operando per offrire un’alternativa alla carcerazione. Maraini ha evidenziato l’importanza delle strutture di cura in grado di affrontare la malattia delle dipendenze, piuttosto che relegare i pazienti a un percorso penale. La filosofia del centro si basa sull’assistenza e sulla riabilitazione, proponendo un approccio che considera le dipendenze come patologie da trattare.

Nel corso della visita, i rappresentanti del centro hanno illustrato l’ampia gamma di servizi offerti, operativi 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, dedicati a chiunque necessiti di supporto. Dacia Maraini ha avuto l’opportunità di incontrare utenti in cura e operatori sociali, i quali hanno condiviso le loro esperienze personali, fornendo un quadro della realtà all’interno di Villa Maraini e testimoniando l’efficacia dei metodi adottati dalla fondazione.

L’importanza della testimonianza di ex-tossicodipendenti

Una delle esperienze più toccanti della visita è stata quella di Marcello, un operatore sociale che ha raccontato il suo passato da tossicodipendente. Ha esposto la sua esperienza di vita e la trasformazione che ha vissuto, enfatizzando il cambiamento possibile attraverso il supporto fornito da Villa Maraini. Marcello ha ricordato un episodio, risalente a oltre 30 anni fa, in cui si trovava in una cella di sicurezza del tribunale di Roma, mostrando come il rischio di ricaduta possa essere affrontato con gli strumenti adeguati.

La testimonianza di Marcello ha messo in evidenza l’importanza di un’apprezzabile esperienza di vita, che può fungere da esempio per chi si trova in situazioni simili. Il valore del confronto diretto tra pazienti e operatori è un aspetto cruciale del lavoro svolto a Villa Maraini, poiché offre ai pazienti la possibilità di vedere che il cambiamento è possibile. Questo scambio umano risulta fondamentale nel processo di recupero.

La politica umanitaria sulle droghe proposta da Massimo Barra

Nel corso della visita, Massimo Barra ha rinnovato il suo impegno per una politica umanitaria negli interventi legati alle droghe. Da quasi cinquant’anni, il fondatore di Villa Maraini si batte per un cambio di paradigma nell’approccio alle dipendenze, promuovendo l’idea che la salute e il benessere delle persone debbano essere messi al primo posto, piuttosto che la giustizia penale. Secondo Barra, il supporto e la cura possono portare a risultati positivi non solo per gli individui, ma anche per le loro famiglie e per la società nel suo complesso.

La visita di Dacia Maraini, oltre a rappresentare un gesto simbolico di solidarietà, ha richiamato l’attenzione pubblica sul tema delle dipendenze e sull’importanza di strutture come Villa Maraini, che offrono percorsi di cura e riabilitazione. L’incontro è stato un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’approccio terapeutico nel trattamento delle dipendenze, sottolineando la necessità di un sostegno continuo e di politiche di intervento tese a una reale inclusione sociale.

Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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