Declino delle imprese di bar e pubblici esercizi in Trentino: analisi della situazione attuale e delle sfide future

La provincia di Trento affronta una crisi nel settore della ristorazione, con una diminuzione dei pubblici esercizi e difficoltà nel reperire personale qualificato, evidenziando la necessità di innovazioni e formazione.
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Declino delle imprese di bar e pubblici esercizi in Trentino: analisi della situazione attuale e delle sfide future - (Credit: www.ansa.it)

La provincia di Trento ha registrato una significativa diminuzione nel numero di bar e pubblici esercizi, scendendo a un totale di 1.214 unità dal 2012. Questo dato è emerso durante l’assemblea annuale dell’Associazione pubblici esercizi del Trentino, dove la presidente Fabia Roman ha messo in luce le sfide attuali del settore, tra le quali spicca la difficoltà nel reperire personale qualificato. Analizzare queste dinamiche è essenziale per comprendere il panorama economico locale e le necessità in evoluzione di un settore cruciale per l’ospitalità e la ristorazione.

Crisi del personale nel settore della ristorazione

Negli ultimi anni, il settore dei pubblici esercizi in Trentino ha affrontato una crisi senza precedenti nella ricerca di personale qualificato. Fabia Roman, presidente dell’associazione, ha sottolineato come i giovani inseriti nel mercato del lavoro attuale non cerchino semplicemente un impiego, ma ambiscano a condizioni lavorative che garantiscano flessibilità, opportunità di crescita e un ambiente di lavoro positivo. Questa nuova generazione di lavoratori non sembra disposta a sacrificare la qualità della vita per un salario, il che rappresenta una svolta rispetto ai modelli lavorativi del passato.

Le statistiche per il 2023 parlano di 55.823 nuove assunzioni nella provincia, un dato che dimostra una certa vivacità nel mercato del lavoro, ma che nasconde anche un forte squilibrio; il 60% delle assunzioni è avvenuto nel comparto alberghiero, mentre il restante 40% nei pubblici esercizi. Questa divisione evidenzia una dipendenza del settore da dinamiche specifiche, con una forte richiesta di professionisti in grado di soddisfare standard elevati di servizio. Inoltre, la crescente percentuale di donne nel mercato del lavoro è un fattore significativo: il comparto alberghiero ha visto il 58% delle nuove assunzioni occupato da donne, segno di un’inclusione sociale sempre più marcata.

Differenze nel tipo di assunzione e lavoro straniero

Un altro aspetto rilevante è la presenza di lavoratori stranieri nel settore della ristorazione. Si stima che il 34% delle assunzioni nel comparto alberghiero e il 25% in quello della ristorazione provenga da migranti, il che offre una visione più ampia e diversificata della forza lavoro nel Trentino. Questa tendenza pone domande sulle politiche di integrazione e supporto a queste figure, che rivestono un ruolo fondamentale nella gestione e operatività delle imprese locali.

Le nuove assunzioni, però, non sono sufficienti a risolvere i problemi di organico. Le aziende evidenziano la necessità di un accompagnamento operativo che includa non solo le assunzioni, ma anche un supporto formativo che consenta ai lavoratori di sviluppare competenze richieste dal settore. Si assiste, quindi, a un appello per un’attenzione particolare alle condizioni di lavoro, che spazia dalla formazione continua a tutele contrattuali, per garantire un salario equo e un ambiente di lavoro favorevole.

Innovazioni e proposte per il futuro del settore

In risposta a queste sfide, l’Associazione pubblici esercizi sta lavorando per introdurre innovazioni nei contratti di lavoro, mirate a migliorare le condizioni complessive per i dipendenti. Flessibilità, formazione continua e benefit accessibili sono punti chiave per attirare una forza lavoro giovane e motivata. Tuttavia, la presidente Roman ha messo in guardia sugli effetti dell’attuale clima economico, che erode i margini di profitto delle imprese, rendendo difficile per molti investire nei miglioramenti auspicati.

Inoltre, l’assemblea ha visto la partecipazione dell’assessore al turismo Roberto Failoni, il quale ha posto l’accento sulla necessità della formazione nel settore turistico e dell’ospitalità. Ha anche menzionato l’impegno del governo provinciale a risolvere la crisi abitativa attraverso il recupero di immobili sfitti e la creazione di foresterie, fornendo così soluzioni pratiche ai problemi di sistemazione che colpiscono molti lavoratori del comparto.

Le prossime mosse del settore saranno fondamentali per determinare non solo la sua caratura economica, ma anche la sua capacità di adattarsi alle nuove esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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