Diego Mingarelli eletto presidente di Confindustria Ancona: un nuovo inizio per l’associazione

Diego Mingarelli è stato eletto presidente di Confindustria Ancona con un voto quasi unanime. Il suo programma si concentra su attrattività, competitività e continuità d’impresa per rilanciare l’economia marchigiana.
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Diego Mingarelli eletto presidente di Confindustria Ancona: un nuovo inizio per l'associazione - Gaeta.it

Diego Mingarelli, a capo di Diasen e figura di spicco nel campo della bioedilizia, è stato scelto come nuovo presidente di Confindustria Ancona. L’elezione, avvenuta attraverso l’Assemblea dei soci, ha visto il supporto schiacciante per il candidato, con un voto quasi unanime che ha sancito la sua nomina al 99% dei voti validati. Mingarelli, che ha 46 anni, presenterà ufficialmente il suo programma domani durante una conferenza stampa presso la sede di Confindustria Ancona. Il suo mandato si propone di apportare cambiamenti significativi per il territorio marchigiano e per il sistema economico delle imprese.

La visione di Mingarelli: attrarre e competere

Il motto che guida il programma di Mingarelli è “Attrarre per competere, competere per attrarre”. Durante l’Assemblea, il nuovo presidente ha evidenziato come il rilancio economico della regione si fondi su due principi essenziali: l’attrattività del territorio e la competitività delle aziende. Per raggiungere questi obiettivi, Mingarelli sottolinea la necessità di recuperare la competitività nei settori tradizionali, promuovendo al contempo lo sviluppo di nuove specializzazioni. Sottolinea l’importanza di investire in settori che favoriscono l’innovazione e la creatività, due elementi ritenuti fondamentali per il futuro della regione.

Attrazione dei talenti: una sfida da affrontare

Uno dei temi chiave nel programma di Mingarelli è l’attrazione dei talenti. Nelle Marche, il fenomeno della “fuga di cervelli”, che coinvolge sia il trasferimento verso l’estero che quello verso il Nord Italia, rappresenta una seria preoccupazione. Mingarelli evidenzia come questa dinamica possa compromettere il potenziale di crescita della regione, e promuovere strategie che incoraggino i giovani professionisti a rimanere e contribuire al tessuto economico locale potrebbe essere cruciale. Infatti, il rinnovo generazionale all’interno delle imprese è una questione da affrontare con urgenza per mantenere la vitalità economica.

Continuità d’impresa: il valore delle aziende familiari

Mingarelli pone particolare attenzione sulla continuità d’impresa, un aspetto fondamentale per il panorama economico marchigiano. Le aziende a controllo familiare, descritte come una grande risorsa, scontano tuttavia una carenza di giovani talenti nei ruoli di leadership. Solo il 18,4% delle aziende marchigiane ha almeno un componente del consiglio di amministrazione sotto i 40 anni, evidenziando una situazione preoccupante. Questo gap generazionale può portare a criticità non solo a livello di governance, ma anche sul mercato del lavoro, dove si fa sempre più difficile trovare professionisti qualificati. La sfida è quindi duplice: potenziare la partecipazione delle giovani leve nei ruoli decisionali e stimolare una cultura di continuità che permetta alle aziende di affrontare i cambiamenti con una prospettiva lungimirante.

La missione di Mingarelli è chiara e i prossimi mesi saranno fondamentali per vedere come svilupperà queste idee in progetti concreti.

Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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