Dramma a Lavagna: bimba di un anno muore dopo visita in ospedale, indagini su pediatra

Una bimba di un anno è morta dopo un malore a Lavagna, sollevando interrogativi sulla responsabilità degli operatori sanitari. La procura ha avviato indagini per omicidio colposo sul pediatra coinvolto.
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Dramma a Lavagna: bimba di un anno muore dopo visita in ospedale, indagini su pediatra - Gaeta.it

Un tragico evento ha colpito la comunità di Lavagna, dove una bimba di un anno è deceduta a seguito di un malore, dopo essere stata visitata in ospedale solo due giorni prima. La morte della piccola ha sollevato interrogativi sulla responsabilità degli operatori sanitari coinvolti. La procura ha avviato un’indagine, aprendo un fascicolo per omicidio colposo e iscrivendo il pediatra che ha visitato la bimba nel registro degli indagati.

La dinamica degli eventi

La bimba era stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna il sabato sera, lamentando forti dolori addominali. Dopo essere stata sottoposta a visita, era stata dimessa e i genitori l’hanno riportata a casa, dove è rimasta in apparente condizioni stabili. Tuttavia, il giorno successivo, la situazione è rapidamente degenerata. I genitori hanno notato un drastico peggioramento nelle condizioni di salute della piccola e, nel tentativo di soccorrerla, hanno chiamato i servizi d’emergenza.

La risposta è stata tempestiva, con l’arrivo di un’ambulanza e dei vigili del fuoco, che hanno utilizzato un elicottero per trasportare la bimba al Gaslini, l’ospedale pediatrico di riferimento della regione. Nonostante i tentativi dei medici di stabilizzarla, la piccola è morta tra le braccia del padre durante il processo di trasferimento.

Questa successione di eventi ha scatenato un’ondata di indignazione ed è stata oggetto di grande attenzione da parte dei media e dell’opinione pubblica. La velocità con cui la situazione è cambiata ha lasciato i genitori e la comunità in uno stato di shock e incredulità.

L’indagine della procura

La direzione della procura ha deciso di aprire un fascicolo per omicidio colposo, un atto necessario per chiarire eventuali responsabilità nella tragedia che ha colpito la famiglia. Come parte delle indagini, il pediatra che ha visitato la bimba sabato verrà iscritto nel registro degli indagati, permettendogli di partecipare con un proprio consulente all’autopsia in programma per mercoledì.

L’avvio di indagini penali per omicidio colposo non implica automaticamente una responsabilità penale. Tuttavia, è un passo fondamentale per esaminare le circostanze che hanno portato al decesso della piccola. Le autorità stanno considerando se ci sono stati errori nella diagnosi o nel trattamento che potrebbero aver contribuito alla morte della bambina.

La pubblica accusa intende raccogliere prove e testimonianze per comprendere appieno cosa sia andato storto, sia al momento della visita in ospedale che nei frangenti successivi fino al tragico epilogo. Questo caso sottolinea l’importanza di un’adeguata supervisione e coordinamento nelle strutture sanitarie, specialmente quando si tratta di pazienti vulnerabili come i bambini.

Il ruolo del “Gaslini diffuso”

L’ospedale di Lavagna opera sotto un protocollo chiamato “Gaslini diffuso“, che implica una cooperazione stretta con l’ospedale pediatrico Gaslini per garantire il personale necessario durante i turni, comprese le ore notturne. L’introduzione di questo modello di servizio sanitario è stata concepita per migliorare l’assistenza pediatrica nella regione, permettendo che le risorse del rinomato istituto di Genova siano estese per coprire le esigenze di ospedali più piccoli.

Tuttavia, la morte della bimba solleva interrogativi sul funzionamento di questo protocollo e sulla preparazione e competenza del personale a gettone, spesso reclutato da cooperative per coprire turni. È fondamentale che le istituzioni sanitarie valutino con serietà come queste dinamiche possano influenzare la qualità dell’assistenza fornita e le conseguenze sui pazienti più giovani.

La comunità continua a seguire da vicino gli sviluppi di questa triste vicenda, in attesa di ulteriore chiarezza da parte delle autorità competenti.

Ultimo aggiornamento il 7 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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