Due nuove pietre d’inciampo a Giulianova: cerimonia di commemorazione venerdì

A Giulianova, il 27 ottobre si inaugureranno due nuove pietre d’inciampo in memoria di Orazio Ripani e Roberto Loggieri, simboli della resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale.
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Due nuove pietre d’inciampo a Giulianova: cerimonia di commemorazione venerdì - Gaeta.it

A Giulianova, venerdì prossimo alle 18, si svolgerà una cerimonia inaugurale per il posizionamento di due nuove pietre d’inciampo. Questi monumenti commemorativi si aggiungeranno alle quattro già esistenti, realizzate per ricordare le tragiche storie di internati militari italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. L’evento, promosso dal ricercatore storico Walter De Berardinis con il supporto del Comune, rappresenta un passo importante per la memoria storica della città e delle sue radici.

L’inaugurazione delle pietre d’inciampo

L’evento avrà luogo in Corso Garibaldi, di fronte all’ingresso del palazzo municipale, e vedrà la partecipazione di numerose autorità locali. Tra i presenti, il vice sindaco Matteo Francioni e l’assessore Lidia Albani, insieme a rappresentanti dei comuni limitrofi di Tortoreto e Mosciano Sant’Angelo. L’arte delle pietre d’inciampo, ideata dall’artista tedesco Gunter Demnig, continua a rappresentare un gesto simbolico di ricordo per tutti coloro che hanno sofferto a causa della guerra e delle persecuzioni. Le due nuove pietre saranno dedicate a Orazio Ripani e Roberto Loggieri, figure emblematiche della resistenza e della sofferenza durante il conflitto.

Nel caso in cui il tempo non permetta lo svolgimento all’aperto, la cerimonia si terrà presso il municipio, garantendo così che il ricordo di questi uomini non venga offuscato. La cittadinanza è calorosamente invitata a partecipare a questo significativo evento, contribuendo a mantenere viva la memoria storica e il rispetto per coloro che hanno sacrificato le loro vite.

Le storie di Orazio Ripani e Roberto Loggieri

Orazio Ripani, nato a Tortoreto il 28 novembre 1919, fu arruolato nella Regia Aeronautica e prestò servizio nel 102° deposito Vela di Trento. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, il suo destino cambiò drammaticamente quando fu catturato dai tedeschi e deportato nello Stalag III-B, un campo di prigionia situato al confine polacco. Ripani rimase in cattività fino al 1945, anno in cui le truppe russe lo liberarono. Rientrò in Italia solo a settembre e trascorse il resto della sua vita a Giulianova fino alla sua morte avvenuta il 14 dicembre 2000. La sua storia, come quella di molti altri italiani, mette in evidenza le dure condizioni vissute negli anni di guerra e la resilienza di chi è sopravvissuto.

Dall’altro lato, Roberto Loggieri nacque a Mosciano Sant’Angelo il 20 marzo 1910 e, dopo aver completato il servizio di leva, partecipò a operazioni militari in Albania nel 1939. Richiamato alle armi il 6 aprile 1941 con il IV battaglione del 2° reggimento Bersaglieri, venne catturato dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e tradotto in un campo di detenzione. La sua vita si interruppe il 12 aprile 1944 a Stoccarda, dove morì a causa delle gravi ustioni riportate mentre lavorava in una fabbrica. Fu onorato alla memoria con diverse decorazioni, tra cui la Medaglia d’Onore di Bronzo e il Diploma d’Onore “Combattente per la libertà d’Italia 1943/1945”, riconoscimenti che testimoniano il suo sacrificio e il suo coraggio.

L’importanza del ricordo nella comunità

Le pietre d’inciampo non sono solo monumenti fisici; rappresentano un’importante funzione sociale e culturale nelle comunità che le ospitano. La loro presenza nella realtà urbana ricorda le storie di vita perdute e invita le nuove generazioni a riflettere su eventi storici che hanno segnato l’umanità. Ne sono simbolo la dignità e il rispetto per le vittime di persecuzione, di privazione e di violazione dei diritti umani. La cerimonia di venerdì si propone quindi non solo come un momento di commemorazione, ma anche come un’opportunità per risvegliare la consapevolezza storica nella cittadinanza e promuovere valori di libertà e giustizia.

Rappresentando un legame tra presente e passato, le pietre d’inciampo incarnano la volontà di non dimenticare le storie di chi ha subito ingiustizie. Attraverso il racconto delle vite di Ripani e Loggieri, Giulianova riafferma la sua identità culturale e il proprio impegno per la memoria, invitando tutti a non perdere di vista il peso della storia nella formazione di una società più giusta e consapevole.

Ultimo aggiornamento il 8 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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