Il Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento ha recentemente ampliato le proprie capacità operative grazie all’introduzione di due nuovi elicotteri Airbus H125. Inaugurati durante la Settimana della Protezione civile, questi mezzi sono progettati per affrontare situazioni di emergenza e operazioni di soccorso sul territorio trentino, rendendo i servizi di protezione civile ancora più efficienti e reattivi.
Elicotteri per la protezione civile: caratteristiche e utilizzo
I nuovi H125, contraddistinti da una livrea rossa e profili bianchi, sono stati acquisiti con un investimento significativo di circa 6 milioni di euro. La loro colorazione distintiva, che ricorda gli equipaggiamenti dei Vigili del fuoco, li differenzia da altre tipologie di elicotteri in uso, come quelli sanitari, generalmente di colori giallo e rosso. Questi mezzi non solo sono stati introdotti per completare la flotta esistente, ma anche per garantire operazioni più sicure ed efficaci in scenari complessi.
A partire dall’estate, i nuovi H125 hanno già effettuato circa 220 ore di volo, impegnandosi in attività di antincendio, sorveglianza del territorio, trasporto di materiali e supporto alle squadre di soccorso. La flotta del Nucleo elicotteri del Corpo permanente conta complessivamente cinque elicotteri, tra cui un Leonardo AW139 e due Airbus Helicopters BK117D3, già operanti nelle missioni sanitarie e di emergenza. Le caratteristiche tecniche dei nuovi elicotteri assicurano maggiori capacità di carico e tecnologie avanzate che migliorano la sicurezza dell’equipaggio e l’efficacia delle operazioni.
Un team qualificato a sostegno delle operazioni
Il Nucleo elicotteri di Trento, con un organico di 48 operatori, è supportato da una rete di personale altamente specializzato. Questa squadra include 16 piloti e 18 tecnici qualificati in manutenzione, oltre a coadiutori di volo e supporto logistico. Nonostante l’alta competenza del personale interno, la collaborazione con operatori esterni è di fondamentale importanza: circa 40 professionisti sanitari, 19 membri del Soccorso alpino e una ventina di specialisti appartenenti ai Nuclei Saf e Sub contribuiscono a garantire reazioni tempestive e preparate alle emergenze.
Nel corso del 2023, il Nucleo ha registrato un totale di 1.820 ore di volo e ha portato a termine 3.459 missioni, di cui 3.023 dedicate a operazioni di soccorso e 436 a iniziative di protezione civile. I dati preliminari per il 2024 segnalano un incremento dell’attività operativa, stimato tra il 5 e il 10%, il che evidenzia l’importanza di potenziare continuamente i mezzi e le risorse disponibili.
Investimenti e progetti futuri
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha sottolineato che sostenere le strutture operative e investire in tecnologia è fondamentale per garantire un’efficace risposta alle emergenze. “La presenza di mezzi moderni e di personale ben addestrato permette di affrontare le sfide del territorio,” ha dichiarato Fugatti, “spesso soggetto a calamità naturali come incendi e situazioni di emergenza montana.”
I nuovi H125 non solo rappresentano un’aggiunta alla flotta, ma simboleggiano anche un impegno costante verso una maggiore sicurezza per la popolazione e una gestione più efficiente delle risorse in situazioni critiche. Con il costante miglioramento delle infrastrutture e delle competenze, Trento si prepara così ad affrontare le sfide del futuro con uno strumento in più al servizio della comunità.
Ultimo aggiornamento il 11 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina