Edoardo Leo presenta il suo film “Non sono quello che sono” all’Università di Pescara il 23 ottobre

Il 23 ottobre, Edoardo Leo presenterà il suo film “Non sono quello che sono” all’Università d’Annunzio, esplorando temi di violenza di genere e dinamiche sociali attraverso una rilettura moderna dell’Otello.
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Edoardo Leo presenta il suo film "Non sono quello che sono" all'Università di Pescara il 23 ottobre - (Credit: abruzzolive.it)

Il 23 ottobre, l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” ospiterà un evento speciale con il noto attore e regista Edoardo Leo, che dialogherà con gli studenti e il pubblico riguardo al suo ultimo lungometraggio “Non sono quello che sono”. Quest’opera, che sarà rilasciata nelle sale dal 14 novembre, rappresenta un’interpretazione contemporanea dell’Otello di William Shakespeare. Durante il talk, che si svolgerà nell’Aula 27B del Campus di Pescara a partire dalle ore 11:00, saranno proiettati alcuni estratti del film per stimolare una discussione sui temi universali e attuali che affronta.

La trama e i temi del film

“Non sono quello che sono” si presenta come una trasposizione originale del celebre dramma di Shakespeare. Questo lungometraggio non solo mira a raccontare una storia d’amore e di tradimento, ma affronta anche questioni significative come la violenza di genere, la gelosia e il maschilismo. Il film si propone di stimolare una riflessione profonda su dinamiche sociali attuali, mettendo in luce comportamenti e atteggiamenti che spesso vengono sottovalutati o ignorati.

Edoardo Leo, nella sua opera, utilizza questi temi per aprire un dibattito sulle problematiche attuali della società italiana. Secondo le anticipazioni, la narrazione si fonda su una rilettura moderna del testo shakespeareano, permettendo un’esplorazione ricca di sfumature psicologiche e sociali. La scelta di tradurre il testo nei dialetti romano e napoletano non è casuale; essa serve a rendere la storia più accessibile e vicina al pubblico, favorendo una connessione emotiva con i personaggi e le loro esperienze.

La critica cinematografica ha già sottolineato la potenza del messaggio di Leo, che non si limita a riflettere sulla tragedia dell’Otello, ma la contestualizza all’interno di un discorso sociale più ampio, questionando la natura dell’odio e della violenza. L’approccio personale dell’autore si traduce in un’opera che è sia un omaggio al classico, sia una critica contemporanea alla società, capace di parlare alle nuove generazioni.

L’evento speciale all’Università “Gabriele d’Annunzio”

L’incontro, organizzato dalla professoressa Anita Trivelli del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne, è il frutto di un importante tour interuniversitario che coinvolge diversi atenei italiani. Questa iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Scientifico della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane, sottolineando l’importanza della sensibilizzazione rispetto alle tematiche affrontate nel film.

Durante il talk, i partecipanti potranno approfondire i contenuti del film, discuterne e esplorare le motivazioni artistiche e sociologiche che ne stanno alla base. Saranno presenti anche altre figure di spicco accademico, tra cui la professoressa Paola Partenza e la professoressa Alessandra Babore, che porteranno le loro competenze e visioni sul tema, arricchendo ulteriormente il dibattito.

Questo evento non è solo un’opportunità per il pubblico di ascoltare Edoardo Leo, ma rappresenta anche un momento educativo cruciale. L’analisi cinematografica in chiave moderna di un testo classico permetterà agli studenti di confrontarsi con argomenti di rilevante importanza sociale, stimolando una discussione sul rispetto e l’uguaglianza.

La responsabilità sociale attraverso il cinema

La professoressa Trivelli ha sottolineato l’importanza di riproporre e discutere la “cultura del rispetto” all’interno delle aule universitarie, specialmente in un periodo storico in cui i temi della violenza di genere e delle dinamiche relazionali sono più attuali che mai. L’educazione alla sensibilità riguardo a queste problematiche è fondamentale per formare giovani consapevoli e rispettosi, in grado di affrontare con critico approccio le sfide sociali del nostro tempo.

Grazie a iniziative come quella di Edoardo Leo, il cinema trova spazio come strumento di discussione e riflessione. La sua capacità di raccontare storie complesse e di toccare le corde emotive delle persone lo rende un alleato potente nella battaglia contro stereotipi e pregiudizi. Questo evento ed altri simili non solo alimentano il dibattito, ma ci invitano a esaminare più da vicino le ingiustizie rappresentate, educando il pubblico a una maggiore consapevolezza sociale e culturale.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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