La questione della criminalità nelle periferie di Roma e del Lazio torna a essere al centro del dibattito pubblico, con particolare attenzione alle strategie che le istituzioni possono adottare per contrastare fenomeni come lo spaccio di droga. Eleonora Mattia, consigliera regionale del Pd e Vicepresidente della I Commissione Antimafia e Lotta alla Criminalità, ha espresso la necessità di interventi concreti per restituire fiducia ai cittadini delle zone più colpite dalla illegalità. Attraverso un approccio diretto e attivo, le istituzioni possono effettivamente fare la differenza nella vita quotidiana delle persone.
L’importanza delle opere pubbliche per la legalità
Le opere pubbliche non devono essere considerate semplici progetti urbanistici, ma strumenti essenziali per promuovere la legalità e combattere la criminalità. Mattia sottolinea che le istituzioni devono essere visibili e presenti nelle aree vulnerabili, creando spazi sicuri e opportunità per i residenti. La realizzazione di infrastrutture adeguate, come centri sportivi, biblioteche e spazi ricreativi, rappresenta un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita e ristabilire la fiducia nella comunità. Investire in opere pubbliche significa anche dare un segnale forte contro il degrado urbano, elemento che spesso favorisce l’insediamento di attività illegali.
In questo contesto, è fondamentale anche il coinvolgimento delle forze dell’ordine e delle autoritá locali, che devono collaborare con le istituzioni per garantire sicurezza e ordine pubblico. La sinergia tra questi attori, insieme a un’adeguata pianificazione urbanistica, può contribuire a creare un ambiente in cui la legalità prevalga sulle attività illecite. Solo così si potrà sperare di riattivare il senso di appartenenza e di comunità, pilastri essenziali per la costruzione di una società più giusta.
Servizi e attività sociali: una risposta concreta alle fragilità
Nel suo intervento, Eleonora Mattia ha messo in evidenza l’importanza di favorire l’occupazione e garantire servizi per la sanità pubblica. L’integrazione di attività culturali e sociali rappresenta un approccio proattivo per rispondere alle esigenze dei cittadini nelle aree più difficili. Le istituzioni devono lavorare fianco a fianco con scuole, parrocchie, associazioni e comitati cittadini per costruire un tessuto sociale coeso e inclusivo.
Attività come laboratori artistici, corsi di formazione e eventi culturali possono contribuire a rafforzare il senso di comunità, offrendo a giovani e adulti opportunità di crescita e sviluppo. Inoltre, un sostegno mirato alle persone con disabilità e a quelle in situazioni di svantaggio è imprescindibile per promuovere l’inclusione sociale e garantire pari opportunità a tutti. Il compito delle istituzioni è quindi quello di essere agenti di cambiamento, in grado di ascoltare e rispondere alle esigenze di coloro che vivono quotidianamente il disagio.
Un appello all’azione: la situazione al Quarticciolo
Eleonora Mattia ha espresso solidarietà a Don Coluccia, figura di riferimento nella lotta contro la criminalità al Quarticciolo, già audito in Commissione Antimafia. Mattia ha ribadito l’urgenza di interventi concreti per contrastare l’illegalità e ripristinare la fiducia dei residenti nelle istituzioni. La situazione attuale richiede un’azione tempestiva e coordinata, per rispondere ai problemi che affliggono il quartiere e restituire ai cittadini un senso di sicurezza e protezione.
In un contesto di crescente inquietudine sociale, è cruciale che le istituzioni si facciano carico delle problematiche reali e quotidiane delle persone. Le azioni di prevenzione contro la criminalità devono essere accompagnate da una strategia di supporto alle famiglie e alle persone più vulnerabili, costruendo un percorso di crescita e riappropriazione del territorio. Solo con un impegno costante e diversificato sarà possibile delineare un futuro migliore per le zone più marginalizzate della città.
Ultimo aggiornamento il 7 Ottobre 2024 da Sofia Greco