Elezioni americane: il serrato testa a testa tra Donald Trump e Kamala Harris a due settimane dal voto

Con l’election day alle porte, i sondaggi rivelano una competizione serrata tra Kamala Harris e Donald Trump, con temi chiave come economia e cambiamento climatico che influenzano le scelte degli elettori.
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Elezioni americane: il serrato testa a testa tra Donald Trump e Kamala Harris a due settimane dal voto - (Credit: www.adnkronos.com)

Con pochi giorni all’election day, il clima elettorale negli Stati Uniti è in fermento. Un sondaggio recente condotto dal Washington Post e dalla Schar School mostra che, a livello nazionale, i due candidati principali, Kamala Harris e Donald Trump, si trovano in una situazione quasi di perfetta parità. Questa competizione serrata, che coinvolge tutti e sette gli stati chiave, rivela le tensioni crescenti e le questioni politiche che influenzano le scelte degli elettori.

La situazione elettorale nei sette stati chiave

Il sondaggio attuale mette in luce dettagli interessanti su come si distribuiscono i consensi tra Trump e Harris nei vari stati battleground. In Arizona, l’ex presidente Trump guida con un 49% rispetto al 46% di Harris. Una situazione analoga si verifica in North Carolina, dove il vantaggio di Trump è di 3 punti percentuali, portandosi al 50%. Harris, d’altro canto, risulta in vantaggio in importanti stati come Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, dove i suoi voti oscillano dal 49% al 51%. In Nevada, entrambi i candidati sono perfettamente alla pari, al 48%.

La marginazione di errore nei sondaggi, compresa tra il 3,9% e il 5%, evidenzia ulteriormente la competitività di queste corse elettorali. Mentre i numeri riflettono un panorama incerto, le tematiche che più influenzano le scelte degli elettori rimangono costanti. Trump continua a raccogliere consensi su questioni legate all’economia e all’immigrazione, mentre Harris si afferma su argomenti come il cambiamento climatico, l’aborto e la lotta alla criminalità. Questi temi, per i quali i candidati ottengono il maggior supporto, dimostrano le preoccupazioni primarie degli elettori e il contesto in cui avverrà la prossima tornata elettorale.

Le provocazioni e gli attacchi personali nella campagna

In un clima di alta tensione e di attacchi personali, Kamala Harris ha risposto a un commento di Trump, il quale l’ha definita in modo volgare durante un comizio. Harris ha dichiarato che “gli americani meritano di meglio” e ha criticato Trump per non rispettare l’integrità della carica presidenziale. Durante un’intervista su MSNBC, ha affermato che “la leadership del presidente deve stabilire standard elevati, non solo per la nazione, ma anche per il mondo intero.”

L’ex procuratrice ha insistito sul fatto che “comportamenti come quelli di Trump non sono tollerabili” e che gli elettori devono prendere una posizione decisa nei confronti di tali attacchi. La risposta di Harris non è stata solo una reazione personale, ma si inserisce in un contesto più ampio di recupero dell’immagine della presidenza, che a suo avviso è stata messa a rischio da commenti e comportamenti inappropriati. Questa strategia di atteggiamento proattivo potrebbe risultare fondamentale per recuperare supporto in un’elezione così contestata.

L’affluenza elettorale e il voto anticipato

Con l’avvicinarsi dell’election day, i dati sull’affluenza elettorale mostrano un trend in crescita. La North Carolina ha superato quota 1 milione di voti espressi, un traguardo significativo che arriva alla vigilia del giorno delle elezioni. La Commissione elettorale della North Carolina ha rivelato che, dei voti già registrati, la maggior parte proviene dai seggi di voto anticipato, evidenziando come il fenomeno del voto anticipato stia cambiando il panorama elettorale. Questo rappresenta circa il 13% degli elettori registrati nello stato.

Anche il Georgia ha superato il primo milione di voti, pari al 14% degli elettori registrati. Questo incremento di voti anticipati è il risultato di un’iniziativa adottata in diversi stati, permettendo la facilità di accesso alle urne per i cittadini. Gli stati hanno avviato diversi programmi per incentivare il voto anticipato con l’intento di facilitare la partecipazione e ridurre le code il giorno delle elezioni, un risultato emblematico dell’adattamento delle pratiche elettorali.

Negli ultimi anni si è visto un cambiamento netto nelle preferenze degli elettori riguardo al voto anticipato. Un recente sondaggio di NBC News ha rilevato che il 52% degli elettori americani intende esprimere il proprio voto tramite il voto anticipato, sia di persona che per posta. Questa cifra segna un record rispetto alle elezioni precedenti, a dimostrazione di come la logistica e l’accessibilità stiano influenzando le abitudini di voto della popolazione. Con statistiche che suggeriscono un favore verso il voto anticipato, la preparazione e l’organizzazione diventano cruciali per i candidati che ambiscono a mobilitare i propri sostenitori.

L’evoluzione della campagna elettorale e l’impatto dell’affluenza dei voti anticipati fungeranno da elementi critici in quest’ultima fase prima dell’election day, influenzando le strategie elettorali di entrambi i candidati e la composizione finale del voto.

Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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