Escursionista trentino soccorso nella notte dopo aver perso l’orientamento sul Colbricon

Un escursionista di 56 anni si smarrisce sul sentiero 349 a Rovereto; soccorso tempestivo da parte della Stazione di Primiero San Martino di Castrozza garantisce il suo rientro sicuro.
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Escursionista trentino soccorso nella notte dopo aver perso l'orientamento sul Colbricon - Gaeta.it

Un escursionista di Rovereto, un uomo di 56 anni, ha richiesto aiuto dopo essersi smarrito lungo il sentiero 349, che collega Passo Colbricon a Forcella di Ceremana, un’area montana nota per i suoi paesaggi mozzafiato e le escursioni impegnative. L’incidente è avvenuto intorno alle 18.30, quando l’uomo ha fatto una drammatica chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112, segnalando la propria situazione di difficoltà.

I primi interventi di aiuto

Una volta ricevuta la chiamata, la Centrale Unica di Emergenza ha prontamente attivato i soccorsi, contattando la Stazione di emergenza di Primiero San Martino di Castrozza. Inizialmente, l’uomo ha ricevuto indicazioni telefoniche per cercare di ritrovare il giusto percorso. Per alcuni minuti ha rassicurato gli operatori di poter tornare autonomamente sul sentiero. Tuttavia, con il calare del buio e una batteria del telefono quasi esaurita, la situazione è diventata insostenibile per lui.

La disperazione di trovarsi in un ambiente naturale, in condizioni di scarsa visibilità, ha spinto l’escursionista a richiedere nuovamente supporto. Le difficoltà amplificate dall’oscurità e dalla mancanza di un’adeguata assistenza lo hanno indotto a chiedere aiuto, rendendo chiaro che la sua sicurezza non poteva più essere garantita dalla sola comunicazione telefonica.

L’arrivo dei soccorritori

Verso le 20.00, una squadra di tre operatori, ben addestrati e attrezzati per le emergenze in montagna, si è messa in marcia verso il punto di chiamata. La loro partenza è avvenuta con spirito di urgenza, consapevoli del fatto che ogni minuto contava in una situazione del genere. Hanno percorso sentieri impervi e affrontato sfide logistiche per raggiungere l’uomo, il quale attendeva, preoccupato e freddo, nel buio della montagna.

Dopo un’ora e mezza di impegno, i soccorritori hanno finalmente localizzato l’escursionista verso le 21.30. La loro professionalità e competenza sono state decisive per garantire un rientro sicuro. Dopo aver valutato le condizioni dell’uomo, gli operatori della Stazione Primiero San Martino di Castrozza hanno iniziato insieme a lui la discesa verso una zona sicura.

La conclusione dell’intervento

L’operazione di soccorso ha richiesto molta attenzione e coordinazione, tutte qualità che i soccorritori hanno dimostrato di avere in abbondanza. Il rientro si è svolto senza complicazioni, e le squadre hanno garantito la sicurezza dell’uomo. Una volta raggiunta la sicurezza, i soccorritori hanno portato l’escursionista a Passo Rolle, dove aveva lasciato la sua auto prima di affrontare il sentiero.

L’operazione si è ufficialmente conclusa a mezzanotte, ma il lavoro degli operatori della Stazione di Primiero San Martino di Castrozza non si ferma mai. Ogni intervento come quello di oggi rappresenta non solo un’altra vita salvata, ma anche un’opportunità per ribadire l’importanza della preparazione e della prudenza quando si intraprendono escursioni in zone montane.

Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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