Espulsioni e chiusure a Bolzano: dura risposta alle risse tra immigrati

A Bolzano, il questore Sartori adotta misure severe dopo una rissa tra immigrati, con espulsioni e chiusura del bar “Luna’s Cafè”, per garantire la sicurezza pubblica e combattere la violenza.
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Espulsioni e chiusure a Bolzano: dura risposta alle risse tra immigrati - (Credit: www.ansa.it)

Una serie di provvedimenti drastici è stata attuata a Bolzano dal questore Paolo Sartori in seguito a una violenta rissa avvenuta a settembre. La situazione ha destato preoccupazione tra le autorità locali, che hanno deciso di intervenire con azioni mirate per garantire la sicurezza pubblica e combattere l’escalation di violenza.

L’episodio violento sui Prati della passeggiata Lungo Talvera

I fatti risalgono a fine settembre, quando si è verificata una rissa che ha coinvolto circa quindici persone nei Prati della passeggiata Lungo Talvera, da un lato nei pressi del Theiner. L’incidente ha avuto esiti gravemente lesivi per alcuni dei partecipanti, con quattro feriti riportati in condizioni preoccupanti. Le indagini successive hanno svelato che l’episodio è stato il culmine di un conflitto tra due gruppi di immigrati.

La dinamica della rissa è emersa chiaramente, rivelando che essa sarebbe stata in gran parte premeditata. Due fratelli di origine iraniana, ritenuti i proprietari del bar “Luna’s Cafè”, sono stati identificati come i presunti organizzatori dello scontro. Questo bar, situato in via Cassa di Risparmio, è ora al centro delle indagini delle autorità, che stanno esaminando il ruolo dei suoi gestori nella gestione del conflitto tra diversi gruppi di immigrati.

Provvedimenti dell’autorità: espulsioni e chiusura del “Luna’s Cafè”

In risposta a questi eventi, il questore Sartori ha preso misure drastiche, il che include l’espulsione di un cittadino albanese coinvolto nella rissa, le cui iniziali sono A.A. Questo individuo è stato scortato all’aeroporto e rimpatriato in Albania, segnalando la severità delle azioni delle forze dell’ordine contro presunti comportamenti violenti che minacciano la sicurezza pubblica.

In aggiunta all’espulsione, il “Luna’s Cafè” è stato chiuso. Questa decisione ha suscitato un ampio dibattito nell’ambito della sicurezza pubblica e della gestione degli spazi sociali a Bolzano, evidenziando la crescente preoccupazione per possibili risse e conflitti tra comunità diverse. Le autorità locali stanno ora esaminando il comportamento di altri esercizi commerciali e il loro possibile coinvolgimento in attività illecite o pratiche di gestione problematiche.

Le indagini in corso e la risposta legale

Le indagini sono state avviate dalla squadra mobile di Bolzano, che ha portato alla denuncia di sette persone presso la procura della Repubblica per reati di rissa aggravata, con tre di queste accusate anche di lesioni personali volontarie gravissime. Le autorità hanno affermato che continueranno a lavorare per identificare ulteriori complici che possono aver giocato un ruolo nella rissa, compresi quelli che potrebbero aver avuto un ruolo minore ma comunque rilevante nel conflitto violento.

A carico degli altri presunti organizzatori della rissa, il questore ha avviato la procedura per l’applicazione della misura di sorveglianza speciale, prevista dal codice delle leggi antimafia. Questo intervento indica una chiara volontà di arginare il fenomeno della violenza, dichiarando guerra a ogni manifestazione di illegalità e comportamenti che possano mettere a rischio l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

La comunità locale resta in attesa di sviluppi ulteriori sull’accaduto, mentre le autorità sono determinate a implementare misure preventive per evitare che simili episodi si ripetano in futuro.

Ultimo aggiornamento il 22 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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